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Embargo russo: nessuno chiede i contributi. Colpo di sveglia di Confcoop ai produttori di Parmigiano

9/9/2014 – Embargo russo, i produttori di Parmigiano Reggiano “dormono”. Confcooperative Reggio Emilia sollecita i caseifici a non perdere altro tempo e a chiedere subito i contributi Ue per l’ammasso, prima che se li prendano gli altri.

“Le domande saranno prese in considerazione nell’ordine cronologico di arrivo: proprio per questo è indispensabile che le realtà lattiero-casearie reggiane non indugino ulteriormente, correndo il rischio di non poter beneficiare di una misura straordinaria particolarmente importante in questa difficile congiuntura”.

E’ questa la sollecitazione di Confcooperative Reggio, a fronte dell’apertura dei termini per la richiesta dei contributi all’ammasso privato dei formaggi decisi dalla UE in risposta ai problemi creati alle esportazioni dall’embargo
russo.

“La misura – spiega Alberto Lasagni, responsabile delle cooperative agricole e agroalimentari di Confcooperative – riguarda 155.000 tonnellate di prodotti e interessa indistintamente tutti i formaggi europei con almeno 60 giorni di stagionatura: conseguentemente, i concorrenti per l’accesso ai contributi saranno moltissimi, ed è a maggior ragione necessaria la massima tempestività da parte dei produttori reggiani, per i quali si è appena aperta la possibilità di candidarsi”.

“La durata dell’ammasso – prosegue l’esponente di Confcooperative – va da un minimo di 60 ad un massimo di 210 giorni, mentre il lotto minimo stoccabile è pari a 5 quintali e l’importo fisso dell’aiuto è stabilito in 15,57 euro a tonnellata, cui si aggiunge un contributo sulle spese di magazzinaggio e di immobilizzazione del capitale pari a di 0,40 euro/tonnellata per ogni giorno di stoccaggio”.

“Per esemplificare, un caseificio che stagiona il proprio formaggio fino a 12 mesi – spiega Lasagni – può percepire, per il periodo che va dal 61° al 271° giorno, 10 centesimi per ogni chilogrammo di prodotto”.

“Una cifra – conclude – apparentemente modesta, ma comunque significativa a fronte di una situazione complessiva di mercato non favorevole”.

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