21/9/2014 – “Col 44-45% dei voti, il Pd prenderà il 93-94% dei voti. Un raddoppio che nessuna legge maggioritaria mai inventata aveva reso possibile, e che invece è reso possibile dal nuovo meccanismo: la Provincia dei nominati dai partiti”.
Con queste considerazioni un gruppo eterogeneo di eletti nei consigli comunali, soprattutto dei Cinquestelle e di Sel, ha annunciato la decisione di disertare le prossime elezioni di secondo grado della Nuova provincia per la quale non votano più i cittadini, ma solo gli eletti nei consigli comunali in base a un meccanismo che misura il peso del voto in base alla popolazione del comune.
Gli astensionisti sono per ora 24, ma contano di raccogliere strada facendo altre adesioni. L’appello è stato lanciato ieri mattina nel corso di un’assemblea a Scandiano: lo hanno sottoscritto fra gli altri il capogruppo M5S a Reggio, Norberto Vaccari, e la consigliera di Sel Lucia Lusenti.
I firmatari si preparano a “disertare questo appuntamento, come forma di protesta che segnali all’opinione pubblica quanto sta avvenendo… L’adesione all’iniziativa, attraverso la sottoscrizione del documento, resta aperta anche nelle prossime settimane”.
L’incontro è stato promosso “dalle liste civiche/movimenti reggiani che da qualche mese hanno aperto un percorso di confronto e scambio su informazioni ed esperienze relative ai percorsi che si stanno facendo nei diversi comuni e ai temi emergenti per promuovere iniziative da fare insieme o in parallelo nei singoli territori, condividendone le premesse
di fondo”.
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IL TESTO DEL COMUNICATO E I FIRMATARI
Il 12 ottobre si voterà per la provincia di Reggio Emilia.
Non si preoccupino i cittadini, perché per la prima volta, un’assemblea rappresentativa non sarà eletta da loro, ma nominata da un nucleo ristrettissimo di persone (i consiglieri dei comuni della provincia di Reggio Emilia).
La Provincia, contrariamente da quanto detto, non è stata abolita. Sono state abolite le elezioni e la rappresentatività democratica, per passare ad un nuovo sistema: quello delle nomine decise dai partiti.
Il meccanismo inventato anticipa quello che avverrà con il Senato dei nominati, voluto dal PD di Renzi se passasse la sua sciagurata riforma costituzionale ed elettorale.
Secondo le simulazioni finora fatte, nella nostra provincia il PD, che ha circa il 44-45% dei voti, avrà 83-90% dei consiglieri provinciali. Un raddoppio che nessuna legge elettorale maggioritaria finora inventata ha mai previsto e che fa impallidire i premi della legge truffa o del porcellum.
Sfugge il senso di avere un’assemblea dove tutti la pensano allo stesso modo e metà dell’elettorato non è rappresentato. Ma è quello che avverrà a Reggio Emilia ed in giro per l’Italia.
I sottoscritti consiglieri invitano tutti gli eletti nei Consigli Comunali della Provincia e che hanno a cuore la democrazia, a disertare questo appuntamento, come forma di protesta che segnali all’opinione pubblica quanto sta avvenendo.
1. Bertolini Marco, Gattatico
2. Bertucci Gianni, Reggio Emilia
3. Blancato Gabriella Anna Maria, Vezzano sul Crostolo
4. Boni Liusca, Cavriago
5. Bruschi Fabiana, Correggio
6. Caldini Mauro, Montecchio
7. Cantamessi Ivan , Reggio Emilia
8. Castiglioni Barbara, Quattro Castella
9. Cavazzoni Erio, San Martino in Rio
10. Farella Davide, Cavriago
11. Genitoni Massimiliano, Castelnuovo Monti
12. Giusti Francesca, Bagnolo in Piano
13. Guatteri Alessandra, Reggio Emilia
14. Incerti Silvia, Reggio Emilia
15. Lusenti Lucia, Reggio Emilia
16. Lusetti Mila, Bagnolo in Piano
17. Medici Alessandro, Casalgrande
18. Montanari Angela, Sant’Ilario d’Enza
19. Norberto Vaccari, Reggio Emilia
20. Puzello Domenico Francesco. Cadelbosco di Sopra
21. Soragni Paola, Reggio Emilia
22. Torri Yuri, Casina
23. Valli Marco, Cadelbosco di Sopra
24. Vergallo Maurizio, Bibbiano