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Tentò di uccidere un ragazzo per gelosia. Condannato a 4 anni, si è costituito ai Carabinieri

23/8/2014 – Si è presentato in caserma col suo avvocato e, valigia alla mano, ha manifestato l’intenzione di saldare il debito con la giustizia, per poter poi vivere serenamente con la propria compagna stabilendosi a Reggio Emilia.

Un 40enne residente a Suzzara si è costituito l’altra sera ai Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli: un fatto insolito, secondo i militari, in tempi in cui l’Italia pullula di latitanti.

Quando il militare di servizio ha ascoltato le sue parole, non ha potuto far altro che andare incontro al desiderio dell’uomo. Si è infatti accertato che lo stesso non era un mitomane, come del resto non si poteva escludere, ma effettivamente una persona sul cui capo pendeva un ordine di carcerazione emesso il 6 giugno scorso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Corte d’Appello di Bologna, dovendo l’uomo scontare una pena residua di anni 3 anni, 10 mesi e 28 giorni di reclusione per il reato di tentato omicidio, per il quale l’uomo era stato condannato il 7.11.2007 dal Tribunale di Reggio Emilia a 4 anni di reclusione e la cui sentenza è divenuta definitiva nel maggio scorso con il rigetto del ricorso da parte della Cassazione.

Il grave fatto di sangue oggetto della condanna avvenne la notte del 7 settembre 2006 in un locale del centro storico di Reggio Emilia dove un ragazzo italiano venne colpito due volte con un cutter dall’arrestato.

La vittima si trovava in un locale con l’ex convivente dell’aggressore che, roso dalla gelosia, si scagliò contro l’accompagnatore di quella che considerava ancora la sua donna. Prima la colluttazione tra i due uomini al bancone del bar, poi il ritorno del quarantenne nel locale, che armato di un cutter ha cercato più volte di colpire il giovane.

Questi con la sua agilità riuscì a evitare i fendenti letali, ma rimase ferito. Quindi l’arresto e l’iter processuale sfociato nella condanna per tentato omicidio.

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Una risposta a 1

  1. Cutter&gelosia Rispondi

    24/08/2014 alle 09:28

    Di entrambe le cose possiamo ormai farne a meno.

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