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Scandiano, industrie addio. Pagliani chiede uno scatto al sindaco: “La priorità è l’occupazione”

11/8/2014 – Un allarme sulla deindustrializzazione e la perdita continua di posti di lavoro. A lanciarlo è Giuseppe Pagliani, di Forza Italia, che riprende l’analisi dell’imprenditore Danilo Maletti (presidente Maletti Group, leader nel mondo per la produzione di arredamenti per parrucchieri) sul livello insostenibile di tassazione che colpisce industria, servizi e artigianato, e sulla continua emorragia di aziende produttive nello scandianese.

Pagliani punta il dito anche sull’immobilismo dell’amministrazione comunale di Scandiano, alla quale chiede uno scatto visibile, da subito, nel sostegno all’economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

“Dopo Maska, Runway, Magica, Cantina Colli, trasferimento delle Officine Rossi, crisi Frigorbox prima, poi l’attuale stato di crisi di Majorca che ha presentato domanda di concordato preventivo con riserva e tanti altri casi – afferma Pagliani – ci troviamo di fronte ad una progressiva deindustrializzazione di Scandiano che tra i comuni del comprensorio reggiano oggi è quello che maggiormente risente della dismissione di attività e della perdita di posti di lavoro. A fronte di questo devastante quadro l’amministrazione comunale non ha fatto nulla per incentivare il rilancio delle attività economiche locali”.

“Capiamo la crisi dei primi anni 2008, 2009, 2010, ma dopo ulteriori quattro esercizi – aggiunge l’esponente di Forza Italia – lo stato di coma vegetativo del Sindaco ​M​ammi e della sua giunta rappresentano un problema enorme per il nostro territorio. Ci si è concentrati sullo spostamento della Fiera e dei suoi padiglioni perdendo di vista il continuo disfacimento del tessuto produttivo”.

Al Sindaco ed alle giunte scandianesi, Pagliani rimprovera “l’errore imperdonabile” dell’aver “cassato la realizzazione dello stabilimento Pregel otto anni fa, non avendo mai creato poi le condizioni per poterlo realizzare nuovamente. Lo stesso avrebbe portato 88 nuovi posti di lavoro ed avrebbe, per il tipo di produzione alimentare, qualificato il comparto agroalimentare ubicando lo stabilimento a fianco della cantina di Arceto (Emilia Wine), lungo la tangenziale che collega Arceto a Scandiano”.

Conclusione: “L’appello che rivolgiamo all’amministrazione scandianese, mai dimostratasi competente sui problemi dell’economia locale, è di concentrare la propria attività nei prossimi mesi a favore delle attività produttive locali che sono anche l’unica salvaguardia all’occupazione. Per Scandiano oggi questa è la priorità assoluta”.

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