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Ritmomania: Rita Marcotulli e Badara Seck
portano i colori del mondo in piazza Fontanesi

13/8/2014 – Nella cornice di Piazza Fontanesi a Reggio Emilia, questa sera mercoledì 13 agosto Rita Marcotulli presenta “Ritmomania” – Sinergie di Colori dal Mondo – con Badara Seck, voce, Prabhu Eduard, tabla, Nguyen Lé, chitarra, Israel Varela, batteria, Ares Tavolazzi, contrabbasso. Ingresso libero.
marcotulli

Rita Marcotulli è nata a Roma nel 1959 e ha studiato pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia. Dopo una curiosità iniziale per i ritmi sudamericani, in particolare per la musica brasiliana, verso i 20 anni comincia ad avvicinarsi al mondo del jazz… ed è subito successo.

La sua carriera è travolgente, e dall’ inizio degli anni ’80 Rita Marcotulli ha la fortuna di poter collaborare con il “gotha” del jazz europeo : John Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Hélène La Barriere, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Enrico Rava, Michel Bénita, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Pat Metheny.

Già nell’ 87 un referendum indetto dalla rivista “Musica Jazz” la classifica come miglior nuovo talento musicale dell’ anno. Dal 1988 al 1990 fa parte della band di Billy Cobham. Nel 1988 lascia anche l’Italia per la Svezia, ove resterà fino al 1992 : anche lì viene molto apprezzata come pianista, e, dal canto suo, vi assimila la passione per la ricerca e la sperimentazione.

Tra il 1994 ed il 1996 collabora con Pino Daniele, e poi con Roberto Gatto, Ambrogio Sparagna, Bob Moses, Charlie Mariano, Marylin Mazur. Da 14 anni a questa parte, accompagna Dewey Redman in tutti i suoi concerti.
Nel 1996 si è esibita in duo con Pat Metheny al festival di Sanremo, ed ha preso parte ad un trio pianistico con Paul Bley e John Taylor al Teatro Olimpico di Vicenza. Alla fine del 2002 Rita Marcotulli ha realizzato l’album intitolato Koinè (pubblicato da Storie di Note) cui hanno collaborato artisti del calibro di Andy Sheppard, Anja Garbarek, Lena Willemark,
Gianmaria Testa, Arto Tuncboyaciyan, Anders Jormin, Palle Danielsson, Metaxu.

Nel 2003 ha rinnovato l’incontro con Pat Metheny sul palco del Ravenna Jazz festival. Nel 2004 ha partecipato al tour europeo di Dewey Redman e a quello italiano di Pino Daniele. Con Andy Sheppard dal 2004 ha preso l’avvio un sodalizio artistico che sta portando alla pubblicazione di un lavoro discografico, come pure è in uscita un disco “solo piano” per Harmonia Mundi.

“…..la mia musica ha evidentemente subito l’ influenza di numerosi grandi musicisti – dice di sè – Thelonious Monk, Elis Regina, Bill Evans, John Coltrane, per citarne solo alcuni.” Ma, oltre alle influenze sonore, le composizioni di Rita Marcotulli nascono anche dall’ incontro con altre esperienze artistiche, letterarie, visive, e, naturalmente,cinematografiche.

Badara Seck è nato il 5 marzo del 1970 in Senegal, discendente da una famiglia di griot, i depositari dell’arte e della parola dell’Africa. Giovanissimo, ma già dotato di grande carisma oltre che di incredibili doti vocali, ha cominciato a girare il mondo con la sua voce e le sue storie, poi con le canzoni e le musiche da lui stesso composte. Prima in Canada e nei paesi dell’Africa centro-occidentale, poi in Svizzera, nel resto d’Europa e in Italia, anche se con frequenti e lunghi soggiorni in patria, dove ha continuato a esercitare il suo ruolo di musicista e griot, facendo tesoro della sua esperienza internazionale.

Dal 1998 Badara Seck vive principalmente a Roma e per lunghi anni è stato il referente della comunità senegalese con le autorità italiane. Ha partecipato a numerosi festival internazionali e italiani; in particolare è stato scelto come sostituto della grande Miriam Makeba come voce solista della famosa Messa Luba. Nel 2000 ha partecipato a Roma e Firenze all’evento Africa Poesia, in compagnia fra gli altri di Francis Bebey, poeta, musicista, scrittore e personaggio “totemico” della cultura africana. In seguito è stato uno dei personaggi di spicco dell’evento multiliguistico Hypertext-Ulisse, del compositore Luigi Cinque, sostenuto dalla Comunità Europea nell’ambito del progetto Euro-Mediterraneo. Con il suo gruppo, PENC, si esibisce in numerosissimi concerti in Italia, in Europa e in Africa. Notevole la sua collaborazione con il maestro Ennio Morricone, come pure con altri artisti italiani, quali Mauro Pagani, Paolo Fresu e Pino Daniele.

È ideatore del progetto RungPung, concepito per Fabbrica Europa 2004 a Firenze, che vuole essere una sintesi della sua esistenza, delle sue idee, e della sua straordinaria esperienza insieme artistica e professionale. Badara Seck chiama a partecipare al progetto prestigiosi musicisti,  percussionisti e danzatori africani residenti in Italia, artisti di grande talento spesso con poche possibilità di esprimerlo. Il progetto RungPung è un progetto interdisciplinare, interafricano, multiculturale, fortemente radicato nella profonda visione del mondo della tradizione africana, ma capace di lanciare messaggi a tutti i migranti, africani e non, e di avvalersi originalmente dei linguaggi e delle professionalità che i migranti stessi, artisti e non, hanno incontrato nel nord del mondo e in Europa occidentale in primo luogo.

Badara Seck è uno dei protagonisti delle prime due edizioni del Festival au Desert di Firenze, nel luglio del 2010 e 2011, che ha l’intento di comunicare un’immagine nuova dell’Africa, in grado di fecondare il mondo attraverso le proprie tradizioni musicali millenarie mescolate alle sonorità e alle procedure più innovative modulate e sperimentate in occidente. Nell’ottobre del 2011 è stato invitato al 60° anniversario della FAO dove, oltre che esibirsi con la sua straordinaria voce, ha fatto presente la drammatica situazione in cui vivono ancora milioni di persone.

Prabhu Edouard è un percussionista e compositore franco-indiano. Ritenuto uno dei più versatili suonatori di tabla della sua generazione, è un valido discepolo del rinomato maestro di tabla Pandit Shankar Ghosh. Prabhu ha suonato con famosi maestri indiani come Hariprasad Chaurasia, Laxmi Shankar, V.G.Jog, Ashish Khan, Debashish Bhattacharya, T.V.Gopalakrishnan, T.Vishwanathan, Shashank, Rohini Bhate, Rajendra Gangani, Astad Debu. La sua natura cosmopolita e l’amore per la sperimentazione lo hanno portato a collaborare con artisti come His cosmopolitan nature and love for experiments have led him to collaborate with artists like Jordi Savall, Nguyen Lê, Mario Laghina, Magic Malik, Moriba Koïta, Saïd Shraïbi, Kudsi Erguner, Jamchid Chemirani, J.P.Drouet.

Come innovativo produttore musicale ha creato la prima orchestra internazionale di tamburi a Kolkata nel 1997. Nel 2008 ha progettato il design del primo album (prodotto da lui) ecocompatibile made in India, dal titolo “Ka”, della cantante malgascia Seheno. Non solo un richiesto musicista, Prabhu è anche un esperto pedagogo che condivide la sua visione musicale in varie masterclass di percussioni e seminari musicali in tutto il mondo.

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