27/8/2014 – Grazie a inserzioni pubblicate sui siti internet di annunci vendevano treni di gomme rubati. Il giro era gestito da marito e moglie, con la complicità di due amici.
Un’illecita attività di compravendita portata alla luce dai Carabinieri di Campagnola Emilia che, con l’accusa di concorso in ricettazione, hanno denunciato alla Procura reggiana un autista 34enne e la moglie casalinga di 28 anni, entrambi di Rio Saliceto, e due amici di 32 e 28 anni, entrambi operai abitanti a Modena.
Al quartetto i Carabinieri di Campagnola Emilia hanno sequestrato 125 pneumatici in parte provento di furto ai danni di un’azienda di pneumatici di Noventa di Piave (Venezia).
L’altra mattina, in un giro di perlustrazione a Rio Saliceto, una pattuglia dei militari di Campagnola ha notato l’autista parlare con un uomo non conosciuto ai militari, che comunque hanno deciso di procedere a un controllo. Lo sconosciuto, poi identificato in un 35enne modenese, ha spiegato di trovarsi a Rio Saliceto poiché interessato ad un annuncio letto sul sito www.subito.it che proponeva l’acquisto di un treno di gomme
usate a 200 euro.
Il venditore, cioè l’autista, ha spiegato ai Carabinieri che si trattava di 4 pneumatici di sua proprietà e di averli posti in vendita con stato di usura di circa il 50% dopo averli sostituiti sul proprio veicolo.
La presenza sulle gomme di scritte con nome e numero di targa non rispondenti a quelle del venditore, ha insospettito i Carabinieri, che a seguito di immediati accertamenti hanno scoperto che le 4 gomme appartenevano a una partita di pneumatici rubata ad un gommista di Noventa di Piave. Mentre i due venivano portati in caserma, un Carabiniere si è appostato per verificare l’arrivo di eventuali clienti.
Intanto la moglie dell’autista unitamente ad altri due uomini stava spostando in tutta fretta diversi pneumatici dal suo garage per metterli in uno attiguo. L’operazione veniva interrotta dai carabinieri che così hanno scoperto 125 pneumatici di varie marche e modelli che, ritenuti provento di furto, sono stati sequestrati. Per i coniugi e i due amici è scattata la denuncia alla Procura di Reggio Emilia.