7/8/2014 – L’imprenditrice Cinzia Rubertelli, consigliera comunale di Grande Reggio-Progetto Reggio annuncia un esposto alla Corte dei Conti sugli sviluppi della cosiddetta “Rimborsopoli” del Comune di Reggio, caso esploso mesi fa con l’inchiesta autonoma condotta da Giacomo Giovannini, Zeffirino Irali e C. di Progetto Reggio e approdata sul tavolo del Procuratore.
Questione che ha colpito l’immaginario collettivo per certi rimborsi, come il whisky di Bruxelles del capogruppo Pd Andrea Capelli o il tramezzino al bar di Bari dell’ex sindaco Delrio in missione per l’Anci. E che è riesplosa con il passo della Giunta che ha conferito un incarico per valutare la possibilità di trascinare in Tribunale chi ha fatto l’indagine. La sortita, nel momento in cui ogni relazione tra politica e denaro fa venire l’itterizia a qualsiasi italiano, si è subito trasformata in un boomerang.
Così oggi – annuncia Cinzia Rubertelli – “la determina di conferimento di un incarico esterno per valutare se denunciare i consiglieri che fecero scoppiare il caso di rimborsopoli sarà oggetto di un nostro interessamento presso la Corte dei Conti”.
Perché, spiega, “per conferire un incarico esterno devono infatti coesistere alcuni criteri quali urgenza, specificità e assenza di professionalità specifiche nell’organico della pubblica amministrazione. Non basta essere oberati di lavoro.
Ma al di là di questo, a noi pare politicamente che per i reggiani, al danno di pagare whisky e pizzette, si aggiunga anche la beffa di dover pagare un consulente per valutare se perseguire chi ha cercato di far chiarezza“.
E aggiunge: “Il Sindaco Vecchi a più riprese in campagna elettorale ha promesso maggiore trasparenza e rigore. Nei fatti, alcuni di quelli che all’epoca hanno ottenuto rimborsi inopportuni, mentre il Pd aumentava le tasse ai cittadini, sono addirittura stati premiati.
Infine, ci sia concesso, un’azione di questo tipo all’inzio del mandato ha il sapore sgradevole di un avviso ai naviganti. Al quale non abbiamo timore a rispondere: di atteggiamenti omertosi e consociativi questa città non ha più bisogno.
Ci auguriamo – conclude la consigliera comunale di minoranza – che la Procura svolga fino in fondo il suo lavoro. Noi faremo lo stesso”.