5/8/2014 – Ma è davvero conveniente la raccolta dei rifiuti porta a porta? L’interrogativo è tornato d’attualità con l’annuncio dato dal sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dall’assessore Tutino (a consiglio comunale chiuso) di voler bruciare i tempi ed estendere la raccolta porta a porta a tutta la città, con l’obiettivo di arrivare alla “tariffa puntuale” (ovvero, ciascuno paga in base alla quantità di rifiuti smaltita).
I dubbi sono trasversali nelle forze politiche e le ragioni sono molteplici: le disfunzioni del servizio sinora sperimentato, i costi, le difficoltà oggettive a organizzare questo tipo di raccolta nel centro storico etc. Inoltre c’è chi si chiede perplesso come sia compatibile il porta a porta con la realizzazione della tariffa puntuale, che comporta comunque la digitalizzazione dell’intero sistema per “pesare” in modo selettivo i rifiuti prodotti da ciascuno.
Praticamente insostenibile, si ritiene, mentre una buona gestione della raccolta differenziata di tipo tradizionale permetterebbe di realizzare la tariffa puntuale senza difficoltà né costi insormontabili.
È questo insieme di ragioni che hanno indotto Forza Italia a schierasi contro il porta a porta. Di questa scelta si è fatto portavoce il capogruppo azzurro in consiglio comunale, Giuseppe Pagliani, che torna a insistere su un punto decisivo: “I cittadini non sono il bancomat dell’amministrazione”.
“Occorre che amministratori di Reggio Emilia, ancorché immeritatamente premiati dagli elettori, si rendano conto che i cittadini non sono il bancomat né del Comune, né delle aziende dallo stesso partecipate – afferma Pagliani -. Il caro rifiuti è figlio non solo di scelte legislative sbagliate e di inutili carrozzoni quali Atesir, ma anche dell’avere inseguito miti salvifici che tali non si sono rivelati. La raccolta porta a porta ne è un esempio”.
Spiega l’esponente azzurro: “Non basta riempire la città di variopinti raccoglitori per ottenere risultati migliori nella raccolta dei rifiuti, e così pure non si può pensare di scaricare sui cittadini gli insoddisfacenti risultati della raccolta porta a porta. Tanto più che vi sono zone, prevalentemente popolate da stranieri, dove nessun tipo di raccolta sta dando risultato alcuno, se non quello di costringere gli operatori ecologici a dovere recuperare ciò che viene lasciato per strada, nei giardini, sui marciapiedi”.
“Per anni ci hanno spiegato che l’incremento della raccolta differenziata avrebbe prodotto non solo benefici ambientali ma anche economici: nei fatti – aggiunge l’avvocato Pagliani – i reggiani pagano profumatamente un servizio che sotto il profilo qualitativo non cresce, atteso che non rileva il peso del rifiuto, ma il materiale che viene conferito”.
“Prima di esaltare oltre ogni ragionevole ragione la raccolta porta a porta – conclude il consigliere azzurro – sarebbe il caso di verificare il rapporto costo/benefici della stessa, i reali margini di miglioramento che vi possono essere e se l’applicazione della tariffa puntuale (chi più produce, più paga) sia o meno possibile, anziché sbandierarla come per imminente – un mese sì e l’altro pure – salvo poi lasciare tutto come è”.
Per Forza Italia “è ora di bandire scelte in ragione delle quali aumenta la tassa sui rifiuti, ma non l’efficienza del servizio”.
Nadia
06/08/2014 alle 08:50
proprio così.Ci saranno pure interessi che vanno al di là di qualsiasi sospetto ma far sempre pagare i cittadini per un servizio inesistente non va bene. A Santa Croce, zona rigorosamente allestita a porta a porta si stanno notando gruppi di cassonetti dove tornano alla ribalta i cassonetti grigi (perciò grandi)dell’indifferenziato facendo scomparire quelli dell’organico; sono collocati in zone problematiche ma se si dice che si deve fare il porta a porta perchè non lo fanno tutti? così non va perchè con queste situazioni ognuno fa quello che vuole e succede come ieri che ho dovuto dare un
calcio ad una borsina di rifiuti sita in mezzo alla strada, questa è Santa Croce dove si raccolgono quantità enormi di differenziata, venite a controllare.
Valeria
06/08/2014 alle 10:49
Purtroppo questi giovani amministratori rampanti non hanno la minima idea di come si gestiscono i rifiuti e fanno scelte sbagliate che nulla hanno a che vedere con la logica e il buon senso.
Il Sig. Tutino dovrebbe imparare dagli errori commessi in passato e invece persevera portando costi insostenibili ai cittadini.FERMATELO NON SA QUELLO CHE FA!!!