7/8/2014 – Sonia Masini ha bussato cassa alla Fondazione Manodori per la vendita di un pacchetto di azioni Autobrennero. Lo ha confermato ieri sera il presidente di palazzo del Monte, Gianni Borghi, interpellato dai giornalisti subito dopo la sua rielezione.
Tuttavia Borghi ha fornito di prima mano una versione diversa da quella che circola da un mesetto. “La Provincia non ha chiesto delle azioni per venti milioni di euro, e nemmeno al fine di ricapitalizzare la società Fiere”.
“Tutti i membri del Consiglio Generale, ha chiarito Borghi, hanno ricevuto una lettera in cui la Provincia di Reggio Emilia ha rappresentato la necessità di reperire fondi per le scuole, le manutenzioni e altri progetti messi in discussione dai tagli alla finanza locale. Non è vero che ci ha chiesto di acquistare le azioni della società Autobrennero per venti milioni: la Provincia ha messo in vendita, con un bando, quote per cinque milioni di euro in tagli da un milione l’uno. Comunque ha specificato che l’operazione non riguarda le Fiere”.
“Il consiglio generale – ha poi spiegato Borghi – ha deciso di soprassedere perché era in scadenza. Non escludo che la questione possa essere ripresa, sempre guardando all’interesse della Fondazione”.
Sembra che un consulente abbia consigliato grande prudenza, perché la concessione dell’Autostrada Verona-Brennero è scaduta, ed è in proroga per due anni. Poi dovrà essere riassegnata con un bando europeo. Ed è chiaro che se la società Autobrennero dovesse perdere la concessione, il valore delle quote calerebbe vistosamente.