13/8/2014 – Ventisei milioni di euro in dodici anni. È la cifra spesa in consulenze dalla Provincia di Reggio Emilia, sotto la presidenza di Sonia Masini.
La evidenzia, rifacendo i conti degli ultimi anni, il capogruppo di Forza Italia a Reggio, Giuseppe Pagliani, che è anche in pole position per entrare nel nuovo parlamentino di palazzo Allende, non più eletto dai cittadini, ma nominato dai comuni. La fonte delle cifre citate dall’esponente azzurro sono le relazioni dei revisori conti dell’ente. Cifre che lasciano di stucco.
Pagliani avverte: “Siamo di fronte a una quantità di denaro pubblico speso e in buona parte sprecato che non ha precedenti. La nuova provincia dovrà cambiare rotta ed evitare gli innumerevoli errori compiuti nel passato”.
“Quando c’era molta più abbondanza economica, in Provincia si è gestito male il denaro pubblico – afferma Pagliani – Si sarebbero potute utilizzare molto meglio le risorse ed il personale interno all’ente, mentre in circa
dodici anni hanno speso oltre 26 milioni di Euro in consulenze ed incarichi esterni alla struttura organica dell’ente stesso. Questi dati oggi sono attestati nella loro dimensione esorbitante anche dalle relazioni dei sindaci revisori degli scorsi anni”.
Per il consigliere azzurro, le responsabilità di Sonia Masini sul carico di debiti che grava sulla provincia “sono gravi” perchè “l’alto livello di indebitamento e di incidenza degli oneri finanziari passivi è una delle condizioni per le quali si sono dovute contenere le esposizioni per nuovi investimenti negli scorsi due anni”.
Una delle cause sono proprio gli “oltre 26 milioni di denaro pubblico speso in 12 anni in consulenze e incarichi esterni all’ente”.
Pagliani conclude: “Nel suo nuovo assetto la Provincia dovrà cambiare completamente marcia, valorizzando al massimo le professionalità interne, e cassando una volta per tutte le manie di protagonismo che tanto sono costate ai cittadini reggiani”.
Come l’operazione di acquisto dell’area fiere, “l’ultima insopportabile, folle scelta compiuta all’ultimo consiglio provinciale, che riteniamo sarà cassata dalla Corte dei Conti”.