15/8/2014 – I fuochi di Reggio non sono andati in vacanza neppure a Ferragosto, alimentati da un clima di omertà che impedisce da anni di arrivare a capo di centinaia di incendi dolosi di auto, moto, cantieri etc.
Incendi per lo più coi marchi delle intimidazioni, dell’usura e della ndrangheta. La catena continua, implacabile e senza responsabili.
Ieri notte poco prima delle 3 è andato in fiamme in via Platone, a Reggio Emilia, un autocarro Iveco 50 intestato a una impresa edile di proprietà di due fratelli calabresi.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Santa Croce.
Le fiamme si erano sviluppate sotto il motore dell’autocarro (dove evidentemente qualcuno aveva collocato qualcosa di infiammabile) che era parcheggiato in Via Platone da una decina di giorni e che è andato completamente distrutto.
Sulla vicenda i Carabinieri hanno avviato le indagini, coordinate dalla Procura reggiana, finalizzate ad accertare con chiarezza i fatti.