8/8/2014 – Lino Versace può davvero tirare un respiro di sollievo. Questa mattina il nuovo amministratore delegato del Ccpl e il direttore generale Andrea Imbriani hanno annunciato ai giornalisti la firma di un accordo di “stand still” con quindici banche creditrici.
L’accordo riguarda il debito complessivo del Ccpl verso gli istituti, per un ammontare di 230 milioni: un terzo a breve, un terzo a medio-lungo termine e un terzo autoliquidante. Con questo contratto le banche sospendono iniziative di rientro e rimborsi, e nel contempo mantengono aperte le linee di credito.
Il tutto sino al 31 dicembre, dopo di che si dovrà procedere a un accordo più ampio di ristrutturazione del cospicuo debito. Il condizionale è d’obbligo perchè i piani di ristrutturazione del Ccpl sono condizionati, anzi praticamente congelati, dall’attesa della multa-monstre dell’Antitrust europea a Coopbox per il cartello dei produttori nel settore del packaging.
Sbloccata questa partita per la quale l’ultimo bilancio Ccpl, chiuso con una perdita di 101 milioni per il 2013, ha accantonato ben 45 milioni, il gruppo cooperativo potrà mettere mano a una ristrutturazione radicale.
Intanto l’accordo con le banche – ha detto Versace – “è uno spartiacque che garantisce la continuità aziendale. Non risolve i nostri problemi, ma devo dire che ieri ero molto più preoccupato. Ancora in maggio le banche cominciavano a chiedere il rientro da fidi e linee di credito e aver conseguito questo risultato in meno di tre mesi, lasciatemelo dire, è un fatto senza precedenti. È il segno di una ripresa di fiducia resa possibile dall’operazione trasparenza che abbiamo condotto sui conti del Ccpl”.