29/8/2014 – Il reggiano Stefano Ceci, già direttore dell’Agenzia di promozione turistica dell’Emilia-Romagna è finito nel mirino dell’Espresso in edicola oggi. Ceci è, insieme a Marco Barbieri e Pierluigi Saccardi, uno dei Vezzano-boys (nel senso di Vezzano sul Crostolo) cresciuti alla scuola politica di Pierluigi Castagnetti.
Col governo Renzi, e col beneplacito di Delrio, ha ricevuto l’incarico di consigliere per il Turismo del ministro Franceschini.
Dunque, nella sua inchiesta l’Espresso scava in una commessa per la fornitura ai siti web dell’Expo di Milano di un sistema per le prenotazioni online, dai biglietti agli hotel. Commessa ottenuta dalla società Netbooking srl costituita da Ceci, secondo l’Espresso, due mesi dopo la nomina a consigliere di Franceschini. E che solo pochi giorni dopo la sua registrazione avrebbe ottenuto l’appalto da Explora, la società che gestisce la promozione dell’Expo.
Ceci, l’Espresso definisce “un imprenditore privato che Franceschini ha promosso anche direttore del nuovo ‘Laboratorio per il turismo digitale’ del Mibac”, controllerebbe la Netbooking con l’85% delle quote, attraverso la sua società di consulenza turistica GH. «È vero, Ceci ha vinto la gara indetta da noi tre mesi fa, un appalto da 30 mila euro, ci è piaciuto il loro software», ha confermato il direttore generale di Explora Josep Ejarque.
Per i concorrenti, invece, si tratterebbe di un”macroscopico conflitto di interessi”: “Sembra incredibile che il braccio destro del ministro Franceschini, che rappresenta il maggior azionista di Expo 2015 spa, costituisca una società dal nulla che pochi giorni dopo vince una gara per una piattaforma così importante. Speravamo che con Renzi queste cose non accadessero più”.
“E’ il solito fango ma sono disponibile a dimettermi”. Questa la pronta replica con un post su Facebook di Stefano Ceci.
“Il solito fango su chi cerca di #cambiareverso. La società Netbooking Srl di cui sono indirettamente socio, insieme ad altri imprenditori del settore digitale turistico – scrive Ceci – non ha vinto alcun appalto bandito da Explora S.c.p.a. L’appalto l’ha vinto Trentorise, che è una associazione interamente partecipata da enti pubblici trentini che hanno investito, a partire dal 2012 attraverso apposito bando europeo, ingenti risorse per lo sviluppo di progetti e servizi innovativi nel settore digitale turistico. Il lavoro mio, dei miei colleghi imprenditori e di tutte le società che fanno parte dell’Associazione di Imprese è quindi partito nel 2012, come noto a tutti. Trentorise, secondo quanto previsto nel bando europeo, ha la licenza gratuita del software ‘NetBooking’.
Trentorise si è aggiudicata la gara messa a bando da Explora s.c.p.a, perché il software è stato ritenuto il più innovativo nel settore. Trentorise ha concesso a sua volta a Explora s.c.p.a in licenza gratuita il software sperimentale “NetBooking. La Società Netbooking S.r.l. è stata costituita conformemente agli obiettivi del bando europeo nella primavera del 2014, all’interno del progetto di ricerca applicata di Trentorise, per fornire hosting e assistenza agli utilizzatori del software innovativo”.
“In ogni caso – ha concluso Ceci sulla sua pagina web – ho dato al Ministro Franceschini la mia piena disponibilità a rinunciare all’incarico di Consigliere a tutela sua, dell’Istituzione che rappresenta e anche della mia professionalità e attività imprenditoriale, ben nota a tutti da molti anni”.
“Ho letto le anticipazioni dell’Espresso – ha detto a sua volta il ministro Franceschini – e, non sapendo assolutamente nulla di tutta questa vicenda, ho chiamato Ceci per capire e lui mi ha detto di non avere vinto alcuna gara con Explora o Expo e di poter spiegare pubblicamente e con chiarezza tutta la vicenda”.
(p.l.g.)