17/8/2014 – Una potrebbe definirsi “la truffa dello spruzzo”, l’altra “la truffa dell’acqua colorata”. Nella dinamica sono del tutto simili a molti altri raggiri ai danni degli anziani. Ma queste hanno una particolarità. Sembra infatti che i truffatori si fingano addetti al controllo dei rubinetti e che si introducano nelle case, generalmente abitate da persone sole e avanti con l’età, per valutare la perdita di gas dalle tubature dell’acqua o la fuoriuscita di acqua colorata.
Nel primo caso per rendere credibile la perdita spruzzano del gas vicino al rubinetto, nel secondo colorano l’acqua con sostanze coloranti messe nei bicchieri poi riempiti con l’acqua corrente. Ma invariabilmente i malfattori invitano i malcapitati a raccogliere l’oro e gli oggetti di valore e a inserirli dentro ad un sacchetto, al sicuro perché il gas annerisce i preziosi mentre l’acqua colorata li macchia. Quindi si impossessano del famoso sacchetto dileguandosi.
In questo modo l’altra mattina hanno raggirato un’ottantenne di Luzzara (truffa dell’acqua colorata) ed un 85enne di Campagnola Emilia (truffa dello spruzzo), mentre a Rio Saliceto l’arrivo del figlio a messo in fuga i due truffatori “spruzzatori”.
Di fronte alla recrudescenza del fenomeno, il comandante dei Carabinieri Paolo Zito ha fatto appello alla collaborazione non solo delle famiglie, ma anche degli enti erogatori dei servizi e ai Comuni stessi per attuare una strategia comune in difesa degli anziani.
“Il fenomeno – spiega il Colonnello Zito – ha fatto prendere evidente consapevolezza della necessità di fare “rete”, di fare “sistema” con gli amministratori locali e con la collettività attraverso azioni concrete, per evitare forme ancora più invasive di queste tipologie delittuose”.
“Siamo disponibili – dichiara Zito – a incontri pubblici con i cittadini per fare la dovuta opera di sensibilizzazione e spiegare le varie tecniche di raggiro. Come Carabinieri intendiamo incontrare a breve gli amministratori delle varie società erogatrici di servizi per trovare insieme una strada comune da percorrere per contrastare con efficacia il fenomeno”.
Dall’inizio dell’estate, periodo in cui si registra la recrudescenza delle truffe agli anziani, tra Reggio Emilia e provincia sono una quindicina gli episodi (su cui stanno indagando i Carabinieri) consumati nella bassa e prevalentemente a Correggio, Campagnola Emilia e Rio Saliceto, ma anche a Luzzara e nell’Appennino, nei comuni di Vetto e a Castelnovo Monti.
Il capoluogo non è certamente risparmiato, con alcuni casi al vaglio dei Carabinieri. Il truffatore – avvertono i militari – è certamente il più
intelligente nella categoria dei malviventi, e per questo bisogna assolutamente prestare molta attenzione. Si presenta ben vestito, educato e con una loquace ma decisa parlantina: elementi questi necessari per carpire la fiducia della anziane vittime e quindi accedere con facilità nelle case.
Fra le varie tipologie di truffe, i Carabinieri hanno stilato una classifica delle più diffuse:
a) truffa dell’abbraccio. Si verifica principalmente in strada. I malviventi avvicinano le vittime e le abbracciano con un caloroso “Come stai”, si fingono sorpresi perché non vengono riconosciuti e quindi si allontanano solitamente con il portafoglio della vittima;
b) truffa del finto funzionario di banca. Avviene quando la vittima è appena stata in banca o alla posta a ritirare dei soldi. Il finto funzionario suona al campanello di casa dicendo che potrebbe esserci stato un errore, che è necessario verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate. L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di
controllarli, li sostituisce con banconote false;
c) truffa del gelato. Avviene per strada e nella maggior parte dei casi ad agire sono donne con bambini, che con il gelato in mano urtano la vittima facendolo cadere sulla giacca. Poi con la scusa di ripulire la giacca la fanno sfilare e rubano il portafogli.
d) truffa del creditore. Sono truffatori che fanno gli spazientiti confidenziali. Dicono di avere in sospeso un conto con un familiare e pretendono che la cifra prestata venga restituita. Talvolta fanno credere che a mandarli sia stato il parente e in questo caso simulano la telefonata per convincere l’anziana. Qualora la vittima non abbia i soldi il truffatore si premura di accompagnarla in banca per farle prelevare il danaro.
e) truffa dei falsi funzionari Inps, Enel o forze di polizia. Sono le più diffuse. I truffatori si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce, i soldi ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore.
f) truffa del mercurio nell’acqua. I truffatori propongono un sistema che neutralizza il mercurio contenuto nell’acqua potabile. Facendo credere che i vapori rovinerebbero l’oro consigliano di raccogliere i preziosi e metterli al sicuro, da dove poi li rubano.
Ma la fantasia dei truffatori è illimitata, come dimostrano gli ultimi casi, ragion per cui bisogna stare sempre sul chi vive.
Per questo i Carabinieri invitano ancora una volta i famigliari a spiegare bene la situazione ai loro congiunti anziani, avvertendoli di non aprire nè fare entrare sconosciuti in casa, perché “nessun ente e/o forza di polizia si presenta nelle private abitazioni per controllare le pensioni o verificare il possesso di soldi falsi”.
Conclude il Colonnello Zito: “E’ importante denunciare le truffe anche quando l’entità del danno è modesta o anche solo se si è davanti ad un tentativo di truffa. La denuncia permette di rilevare le dimensioni del fenomeno dei raggiri, per poter poi individuare adeguate misure di prevenzione”.
Totò truffa...
18/08/2014 alle 00:48
Destinazione spazio.
Altro pianeta meno idiota, senza politici e soprattutto, con un minimo di decenza.