Rubiera, il giorno del dolore. Folla mai vista ai funerali del piccolo Salvatore, ucciso da un’auto

1/7/2014 – Una giornata di dolore indicibile a Rubiera. Questa mattina i funerali del piccolo Salvatore Amato, 5 anni, investito e ucciso mercoledì sera da un’auto mentre attraversava la strada in via Togliatti, insieme alla mamma Sandra Bonacini, ancora in gravi condizioni al Santa Maria Nuova, e alla sorella chiara, 19 anni.

Più di mille persone, forse migliaia con quelle che hanno fatto ala al corteo nelle strade della cittadina, si sono strette in un abbraccio corale al papà Giuseppe e a Chiara Amato, e ai famigliari arrivati dalla Sicilia che hanno salutato Salvatore per l’ultima volta. Nessuno di loro avrebbe mai immaginato di salire a Rubiera, dai parenti, per accompagnare il nipotino al cimitero.

Il corteo, formatosi dietro alla piccola bara bianca, ha percorso le vie di Rubiera in un silenzio carico di dolore e lacrime: gremita come non mai la chiesa parrocchiale, e pieno di gente il sagrato durante la funzione religiosa di commiato. La salma del bimbo è stata tumulata al cimitero locale.

Oggi a Rubiera è stato lutto cittadino, come da ordinanza del sindaco. Numerosi i negozi che al passaggio del corteo funebre hanno abbassato la saracinesca in segno di cordoglio.

Sul fronte delle indagini ancora nessuna novità.

Non sono ancora arrivati in Procura a Reggio i risultati delle analisi ordinate dal pm Valentina Salvi  per stabilire se, al momento dello spaventoso incidente, la ragazza che era alla guida dell’auto investitrice avesse assunto alcol in modo eccessivo o droga. La ragazza, di origini albanesi, è conosciuta come brava persona, prossima a laurearsi, e non è nota ai carabinieri come persona che possa drogarsi. Sembra tuttavia che  procedesse a una velocità eccessiva, per quel tratto di strada, e che non sono stati riscontrati segni di frenata.

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