12/7/2014 – Si voterà molto probabilmente il 9 novembre per eleggere il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna e la nuova assemblea legislativa regionale, dopo le dimissioni di Errani a seguito della condanna a un anno per falso ideologico in relazione ai contributi regionali alla cooperativa Terremerse, all’epoca dei fatti guidata da Giovanni Errani, fratello dell’ex presidente.
È questa la data più accreditata a Bologna e a Roma, sempre che per altre ragioni il governo non decida di anticiparla a ottobre.
Intanto il Pd ha già deciso di procedere alle primarie regionali di coalizione, per scegliere il proprio candidato.
Il segretario regionale Stefano Bonaccini ha proposto di istituire una commissione presieduta da Giorgio Sagrini, con il compito di preparare le primarie, che potrebbero tenersi il 14 settembre. Sempre che il centrosinistra non si accordi su candidato unitario, ipotesi non ancora tramontata del tutto, che escluderebbe il ricorso alla consultazione di base.
Oggi intanto si è fatto avanti Matteo Richetti, con una dichiarazione che suona come un’autocandidatura: “Se una parte del partito me lo chiedesse, è un’opzione che sono pronto a valutare”. È la risposta testuale data da Richetti al termine della direzione regionale del Pd, a chi gli chiedeva se non intenda presentarsi alle primarie del centro sinistra. “Dobbiamo fare delle primarie che non impediscano a nessuno di partecipare”, ha detto.
Resta comunque in campo la candidatura di Graziano Delrio, sostenuta non solo in Emilia, ma anche a Roma, nel contesto di un rimpasto di governo nell’aria da qualche tempo. Potrebbe essere Delrio la candidatura unitaria capace di mettere d’accordo tutto il centro-sinistra.