Inchiesta sulla radioattività a Poiatica: la Procura cerca tecnici indipendenti. Pagliani: “La discarica va chiusa”

2/7/2014 – Il procuratore capo della Repubblica Giorgio Grandinetti intende individuare un gruppo di esperti pubblici (potrebbero essere di un centro universitario di fisica) per portare avanti le inchieste nate dalla presentazione di esposti secondo i quali la radioattività nella discarica carpinetana di Poiatica sarebbe superiore ai limiti fissati dalla legge.

Il superamento è stato rilevato anche di recente, nella giornata del 22 giugno, da Alessandro Rainero Davoli, ex consigliere comunale di minoranza a Castelnovo Monti, che è andato in diversi punti nelle vicinanze del sito munito di contatore Geiger, assieme a due guardie ecologiche, e di aver rilevato superamenti anche di tre volte le soglie di legge.

D’altro canto, il centro specializzato che l’Arpa ha a Piacenza per la radioattività, ha risposto con un comunicato con il quale ha affermato la validità delle misurazioni effettuate dai suoi tecnici anche nel marzo scorso. Esse non mostrano irregolarità. L’Arpa si è detta disponibile a ulteriori verifiche e a confronti tecnici.

Il Procuratore della Repubblica intende fare chiarezza affidandosi a un pool di esperti pubblici, e li sta cercando in centri universitari dotati di strumenti più affidabili di quelli che si possono trovare in commercio. Occorrerà del tempo, come occorreranno dei soldi se si riterrà necessario fare dei carotaggi nel terreno: non solo per la presunta radioattività, ma anche per accertare la natura dei rifiuti stoccati.

Il centro di Piacenza precisa di aver già svolto diverse volte misure di radioattività a Poiatica e di aver inviato i risultati agli enti competenti, compresa la Procura della Repubblica (il documento è sul sito Arpa; su Reggio Report invece la relazione di Alessandro Raniero Davoli).

Nel suo comunicato Arpa ha dichiarato di essere «pienamente disponibile a fornire all’autorità giudiziaria tutte le ulteriori eventuali informazioni in suo possesso e ad effettuare ogni indagine che si intendesse  mettere in campo. Ciò che non è tollerabile è il discredito immotivato espresso verso Arpa, un ente che è al servizio dei cittadini, della loro salute e della salvaguardia dell’ambiente. Arpa non ha nulla in contrario ad effettuare misure in loco alla presenza di esperti qualificati indicati dagli enti locali o da altri soggetti rappresentativi del territorio».

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PAGLIANI: LA DISCARICA DI POIATICA DEVE CHIUDERE

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Giuseppe Pagliani, ribadisce l’opzione per il superamento a tempi brevi del sito di Poiatica che «da troppi anni costituisce una pesante ferita del nostro territorio appenninico».
«Nel febbraio scorso – scrive oggi Pagliani – io già intervenivo ribadendo l’assoluta esigenza per il nostro territorio carpinetano, e visto il grave sacrificio ambientale sopportato da quei territori, di chiudere nei tempi più brevi possibili la discarica di Poiatica, cassando qualsiasi ipotesi di ampliamento al sesto lotto della stessa. L’apertura di un fascicolo di indagini in Procura a Reggio Emilia è un passaggio indispensabile per fermare rischi ambientali che noi denunciamo da anni.

Già a febbraio ritenevamo improponibile ed offensiva l’ipotesi recepita dai giornali di prolungare di sei anni ad oltre, la vita della discarica di Poiatica. La presidente Masini, l’assessore Tutino ai tempi oltre all’ex sindaco di Carpineti Montemerli, hanno dimostrato di non avere alcun peso nel contesto politico locale in quanto, esautorati politicamente dalle scelte della regione Emilia Romagna che ha deciso di realizzare un’ ampliamento della stessa con due distinti lotti. Il primo dei quali di volumetria pari a 260.000 ton e relativo al periodo 2015/2017, il secondo  che non ci tranquillizza di certo,considerato che il suo dimensionamento sarà condizionato dalla tipologia di impianto del nuovo trattamento meccanico biologico che dovrebbe entrare in funzione nell’area posta tra Gavassa e Prato di Correggio nel 2017.

Sostanzialmente nessuno ha rispettato il sacrificio ambientale folle compiuto dal territorio carpinetano e relativo alla discarica di Poiatica. Riteniamo così come allora inaccettabile questa proposta e ci schieriamo a fianco delle popolazioni locali dei comitati ed in primis dei sacerdoti che con grande coraggio interpretano la giusta direzione di protesta.

All’interno delle istituzioni la nostra battaglia è e rimane a favore della  chiusura in tempi brevi della discarica stessa che da troppi anni costituisce una pesante ferita del nostro territorio appenninico».

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Una risposta a 1

  1. david Rispondi

    02/07/2014 alle 20:27

    Gloria nell’alto dei cieli!!!!

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