4/7/2014 – La scomparsa dell’avvocato Federico Pozzi, 53 anni, di Reggio Emilia, è tornata alla ribalta con l’inchiesta sul colossale giro di 33 milioni in fatture false venuto rivelato dall’operazione Octopus.
Pozzi non figura fra i 41 indagati, ma una delle società cartiere che alimentavano il giro di denaro e fatture per forniture inesistenti, aveva i recapiti nello studio tenuto da Federico Pozzi in via Cadoppi numero 4, almeno sino al 2012 – anni in cui il legale ha fatto perdere le sue tracce. Si tratta della Levante Srl, una delle due società di Marco Gibertini, il giornalista e conduttore di Poke Balle a Telereggio, ritenuto dagli inquirenti l’uomo a cui faceva capo a Reggio la rete di finanza illegale.
Pozzi e Gibertini erano legati da una lunga amicizia, maturata anche nella Pallamano Rubiera di cui l’avvocato (ora ex, in quanto si è cancellato dall’Ordine) era presidente e Gibertini uno dei dirigenti. Lo scrive La Gazzetta di Reggio.
In ogni caso di lui si interesserebbero almeno due procure, per tre indagini diverse, scrive il quotidiano.
Federico Pozzi era stato consigliere dell’Acer in quota al Partito dei Comunisti Italiani, ai tempi in cui Diliberto aveva diversi amici in città anche per ragioni d’affari, tanto da farsi paracadutare ed eleggere deputato in un collegio del reggiano. Era conosciuto negli ambienti che contano anche per il coinvolgimento nell’affaire Italimpresa (ex Italintesa) in quanto nominato consigliere delegato della società (insieme a Giuseppe Aspra).
Pozzi ha fatto perdere le sue tracce nel 2012: si dice che si trovi in Thailandia, dove si occuperebbe di pasta fresca. Di più non si sa.
(P.L.G.)