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Perchè buttare 15 milioni nel crac delle Fiere? L’Alleanza coop contro la Provincia. Pagliani: “Masini dimettiti”

10/7/2014 – «Con chiarezza diciamo che non riteniamo un buon investimento per le imprese e il nostro territorio l’acquisto, da parte degli enti pubblici, dei padiglioni e dell’area delle attuali Fiere, che andrebbe ad immobilizzare ingenti risorse solo per bandiere pubbliche o territoriali».

Le tre centrali cooperative Legacoop, Confcoop e Agci (riunite nell’Alleanza Cooperative di Reggio Emilia) sparano a palle incatenate sulla provincia, e nello specifico sulla presidente uscente Sonia Masini e la maggioranza di centro-sinistra, e bocciano senza appello la decisione in zona Cesarini di dirottare 15 milioni di risorse pubbliche per fare uscire Fiere di Reggio dal concordato e mantenere il complesso immobiliare di via Filangieri nell’orbita pubblica.

Operazione insostenibile, secondo l’Alleanza, inutile ai fini del sostegno allo sviluppo del territorio, dannosa (potrebbe essere il “canto del cigno” del territorio) e anche inspiegabile, alla luce del fatto che la Provincia, insieme all’ex assessore regionale Muzzarelli, ha tagliato le gambe all’intervento di Fiera di Milano. E le centrali cooperative se la sono legata al dito.

Intanto Giuseppe Pagliani, capogruppo di Forza Italia, contrario all’operazione sin dalle prime battute, palude alla presa di posizione delle cooperative. Parla di “sonoro schiaffone politico” e chiede le dimissioni immediate di Sonia Masini. (p.l.g.)

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Il comunicato diffuso da Alleanza cooperative di Reggio Emilia

“Al di là delle questioni di legittimità sull’atto, assunto tre giorni prima dello scioglimento dell’ente, le Centrali cooperative dell’Alleanza Cooperative Italiane di Reggio Emilia (Agci, Confcooperative e Legacoop) “bocciano” la decisione con la quale il Consiglio provinciale  ha deciso di orientare 15 milioni di euro su Fieremilia”.

“Per investire, o più probabilmente per immobilizzare per un tempo indefinito una somma così ingente di risorse pubbliche – sottolinea l’ACI – non bastano dichiarazioni generiche relative alla promozione del territorio e alla tutela di un bene pubblico il cui valore è risultato oscillante in questi mesi e, in ogni caso, ancora del tutto teorico in quanto non determinato da una relazione con reali possibili acquirenti”. Operazione secondo l’Aci insostenibile, inutile ai fini del rilancio economico e anche dannosa, tanto più che la Provincia, insieme all’assessore regionale Muzzarelli, ha inspiegabilmente sbarrato la strada agli investimenti di Fiera di Milano su Reggio.

“In presenza di una situazione economica pesantissima e, oltretutto, in assenza di una progettualità credibile, per il futuro, da parte di quello stesso ente locale che nei fatti ha interdetto la ricerca di partnership importanti per una grande valorizzazione del nostro territorio anche in vista di Expo 2015 – prosegue l’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia – abbiamo sostenuto a suo tempo l’opportunità di dare continuità al calendario fieristico del 2014 con la creazione di una nuova società di gestione e il suo finanziamento (ma proprio limitatamente alla gestione) anche da parte della Camera di Commercio, ma questo non ha nulla a che vedere con operazioni di questa natura e di questa entità e con acquisizioni di immobili e terreni che impegnerebbe la collettività in uno sforzo economico insostenibile (dai 20 ai 30 milioni di euro) in assenza di progetti ed opportunità di apprezzabile valorizzazione”.

C’E’ALTRO DA FARE

“Tutto questo – prosegue l’ACI – mentre è invece evidente che il nostro territorio, per garantirsi nuova competitività su prodotti e servizi, richiede investimenti che, innanzitutto, valorizzino le risorse infrastrutturali che appaiono più interessanti per questo obiettivo: dalla stazione Mediopadana dell’Alta Velocità al Tecnopolo con i suoi centri di ricerca, al Fab Lab di Spazio Gerra, alla sede universitaria”.

UNA SCELTA INOPPORTUNA

“Le obiezioni sollevate da esponenti del Pd e sindaci dell’area sulla quale gravita l’Autobrennero – sottolinea l’ACI – dicono quanto sia considerata inopportuna la scelta di legare le azioni di questa società ad un’iniezione sulle Fiere, ma in ogni caso è certo che non è semplicemente occupando spazi e aree con investimenti e progetti pubblici, magari solo sulla carta, né con iniziative segnate dalla politica o limitate ai confini amministrativi  che attrarremo investimenti esterni o avremo successo in un mercato che guarda anche oltre i confini europei e agli scali internazionali”.

“Con chiarezza – proseguono le Centrali cooperative reggiane raggruppate nell’Alleanza – diciamo dunque che non riteniamo un buon investimento per le imprese e il nostro territorio l’acquisto, da parte degli enti pubblici, dei padiglioni e dell’area delle attuali Fiere, che andrebbe ad immobilizzare ingenti risorse solo per bandiere pubbliche o territoriali”.

SAREBBE IL “CANTO DEL CIGNO” PER IL NOSTRO TERRITORIO

“Se queste risorse sono davvero disponibili per l’attrattività e il rilancio dell’economia reggiana – osserva ancora l’Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia – occorreva un confronto serio e concreto sullo sviluppo e sui luoghi che più si prestano per raggiungere l’obiettivo”. “Oggi – conclude l’ACI – un investimento sulle Fiere che vada al di là del mantenimento di un calendario di eventi adeguato alla nostra dimensione cittadina, rischia di essere una sorta di “canto del cigno” per il nostro territorio”.

(Alleanza Cooperative Reggio Emilia)

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PAGLIANI: SONORO SCHIAFFONE POLITICO, LA MASINI DEVE DIMETTERSI ANTICIPATAMENTE

Registriamo con immensa soddisfazione il sonoro schiaffone politico che le centrali cooperative hanno sferrato alla Presidente Masini bocciando il folle investimento della provincia per acquisire capannoni ed area delle attuali fiere di Reggio Emilia.

Per primo ho denunciato questo atto amministrativo redigendo un esposto da presentare alla Corte dei Conti per bloccare la scelta politica sconsiderata.

La veicolazione di 15 milioni di euro da parte di giunta e consiglio provinciale alla vigilia della scadenza della vita amministrativa dell’ente stesso hanno a noi destato da sempre immensi dubbi. Oggi Confcooperative e Lega coop silurano definitivamente la Presidente Masini che a questo punto politicamente deve dare anticipatamente le dimissioni, la fine del suo mandato non le ha lasciato scampo, ogni azione che ha portato avanti l’ha sbagliata palesemente. Noi queste cose le dicevamo da sempre, ora siamo fieri del fatto che le forze economiche della città e della provincia si siano allineate ai nostri giudizi.

La grave situazione economica che attraversa la nostra Provincia, in assenza di progetti e piani industriali credibili, per il futuro, da parte di quello stesso ente locale che nei fatti ha interdetto la ricerca di partnership importanti quali il matrimonio con Milano Fiere per valorizzare il nostro territorio anche in vista di Expo 2015″.

(Giuseppe Pagliani, capogruppo Forza Italia)

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