8/7/2014 – Nel giorno in cui Tper, da pochi mesi socio di riferimento di Seta, ha annunciato trionfalmente il pareggio di bilancio con un anno d’anticipo, è scattato un nuovo aumento tariffario dei biglietti Seta per le aree extraurbane.
Il primo luglio era scattato pure l’obbligo di timbrare ogni volta che si sale su un bus con lo stesso ticket orario, sotto pena – ingiusta e paradossale – della stessa multa di chi il biglietto non lo paga. Nel frattempo in diverse fermate gli orari sono ancora quelli del 2013 e i display del sistema GIM continuano a non funzionare. Ciò che è peggio, i guasti dei mezzi sono all’ordine del giorno. Troppo vecchi o tagli sulle manutenzioni?
Su quest’ultimo problema, sollevato instancabilmente dai sindacati e anche dagli utenti esasperati (che comunque non contano niente, altro che customer satisfaction…), interviene il capogruppo di Forza Italia in comune a Reggio, l’avvocato Giuseppe Pagliani: “La Giunta la smetta con inutili enunciazioni, si muova e faccia mettere in sicurezza il parco mezzi di Seta”.
Il consigliere denuncia che troppi mezzi hanno più di vent’anni, che nel bacino reggiano mancano venti autisti e che la fermata di porta Santa Croce non è stata ancora intitolata al povero Sylvester, morto in gennaio a soli 14 anni.
«A parte le tante ed inutili enunciazioni del Sindaco Vecchi e dell’assessore Tutino, noi ribadiamo ciò che hanno richiesto già oltre un anno e mezzo fa gli autisti di Seta attraverso le rappresentanze sindacali, vale a dire il rinnovo parziale o totale delle macchine e degli automezzi vecchi ed obsoleti del trasporto pubblico reggiano – afferma Pagliani . Oltre all’investimento assolutamente efficace ed opportuno sulle fermate, ricordiamo che al piccolo Silvester non è stata ancora intitolata la fermata nella quale ha perso fatalmente la vita».
Anzitutto – aggiunge – «l’amministrazione comunale di Reggio Emilia deve comprendere che non abbiamo un organico proporzionato al servizio: mancano 20 autisti, si saltano i riposi e le ferie, mentre è indiscutibile che guidatori riposati diminuiscono di molto il pericolo.
Altro grave problema riguarda i mezzi: molti autobus hanno vent’anni, altri, come quelli di colore arancio fabbricati dalla Menarini, sono spesso guasti, costringendo a cambiare bus in corsa e quindi a saltare la corsa».
Terzo problema, i tempi di percorrenza risicati e «calcolati in astratto». Problema, ricordiamo, al centro dell’ultimo sciopero di bacino indetto dal sindacato Orsa. «E’ inutile scrivere che la linea 2 da Rubiera passa ogni 10 minuti – è la riflessione di Pagliani – quando percorrendo la via Emilia negli orari di punta è impossibile rispettare quella tabella, la corsa salta e quella successiva è strapiena. Giusto invece scrivere che il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico avviene “ogni 20 minuti” e rispettare l’impegno; è quello che chiedono i fruitori dei mezzi».
«Mezzi obsoleti, carenze di organico e percorrenze – conclude – sono tre priorità che devono essere realizzate velocemente permettendo così alla ripresa dell’attività scolastica di settembre una piena affidabilità dei mezzi e del trasporto pubblico locale della nostra provincia».
Fausto Poli
13/07/2014 alle 21:32
Faranno come vorranno. Pero’ l’autobus lo uso e mi sembra che le linee siano efficenti. Forse c’e’ un po’ di ritardo.
Credo che i problemi siano altri. Non mi si venga a raccontare che Seta non ha i capitali per far andar bene gli autobus. Non strumentializziamo troppo le cose. Certo ci vole uno o piu’ coordinatori, se no’ succedono casini.
VAN
04/02/2015 alle 08:09
Fausto, ma lei vive in NARNIA, fa schifo il servizio ( se si puo chiamare servizio), sono una vergogna! le cose vanno fatta bene, se non chiude! BASTA DI TANTA MEDIOCRITA
Daniele
03/10/2017 alle 18:22
Mi hanno dato la multa da 87euro solo perche la macchina che timbratrice era troppo vecchi e ho messo il biglietto a timbrare risulta non riconoscibile