di Mario Guidetti*
25/7/2014 – E’ trascorso un anno da quando, era il 30 luglio, è mancato Dom Giacomo Zaffuto, siciliano/reggiano di nobile lignaggio, “Ministro della Cultura” del tavolo politico-letterario Ernest Hemingway-Cadsociale del bar di Puianello, del quale è stato fra i fondatori.
Giacomo era persona sensibile, riflessiva e perbene, con un incrollabile senso dello Stato e della giustizia sociale. Giacomo, fermamente convinto che i servitori dello Stato debbano sempre essere tutelati, riteneva una ingiustizia il fatto che i due marò della San Marco fossero ancora trattenuti in India. Un anno è passato ed i marò sono ancora lontano dalla propria Patria e noi, come Giacomo, attendiamo ed auspichiamo che questi possano rientrare in Italia da uomini liberi.
Al tavolo Hemingway manca Giacomo, manca davvero tanto. I “Ministri del Consiglio del Tavolo Hemingway del bar di Puianello” lo onoreranno la sera del 30 luglio prendendo tutti, come era sua consuetudine, un caffè amaro.
Una sedia sarà vuota perché Giacomo, persona perbene è ora “nel cielo di Giove”, là dove Dante colloca i Giusti.
*portavoce tav. Hemingway