22/7/2014 – Le indagini fiscali della Guardia di Finanza di Reggio Emilia sulla Kerself di Correggio, società specializzata nel fotovoltaico e già quotata in Borsa, hanno portato alla scoperta di una presunta truffa a vasto raggio ai danni dello Stato per 37 milioni di euro.
Fra domenica e oggi sono stati arrestati il manager russo Igor Akhmerov (in carcere a San Vittore) e gli amministratori del gruppo Kerself (ora Aion Renewables Spa) Gianpiero Coppola e Marco Giorgi, entrambi ai domiciliari.
Akhmerov è a capo del gruppo svizzero Avelar Energy Ltd, che in Italia controlla la Aion-Kerself e altre 15 società, ed è a sua volta riconducibile al gruppo russo Renova dell’oligarca Viktor Vekselberg, uno degli uomini più ricchi della Russia.
Secondo l’accusa, la truffa avveniva spacciando per europei
pannelli fotovoltaici prodotti in Cina, e incassando così i relativi incentivi dello Stato. Inoltre questi soldi prendevano la via della Svizzera, secondo gli inquirenti. Così il gruppo Avelar ingrassava con i soldi italiane, mentre le aziende italiane, controllate da Avelar, deperivano. A cominciare dalla ex-Kerself, dichiarata fallita nel marzo 2013.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, al termine di una complessa attività di polizia economica e finanziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, nelle persone dei Sostituti Procuratori Maurizio Ascione e Luca Poniz, hanno arrestato i tre per associazione per delinquere finalizzata alla frode per il conseguimento indebito di erogazioni pubbliche nel settore del fotovoltaico e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
L’indagine – spiega una nota del comando provinciale GdF – trae origine da un’attività di natura fiscale svolta nei confronti della Kerself S.p.A., società reggiana, capofila di un gruppo operante nel settore della realizzazione di impianti fotovoltaici, già quotato nel mercato telematico azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Nel corso dell’anno 2008, la società reggiana veniva rilevata dal Gruppo svizzero Avelar Energy Ltd, riconducibile al gruppo russo Renova del magnate Viktor Vekselberg.
La predetta Avelar Energy Ltd, gestita dal cittadino di nazionalità russa Igor Akhmerov, controlla direttamente o indirettamente 16 società aventi sede in Italia e proprietarie di numerosi impianti fotovoltaici, dislocati principalmente in Puglia (Altamura, Ostuni, Margherita di Savoia, Cerignola ed altri) e Basilicata (Matera e Metaponto). Gli impianti, secondo la Guardia di Finanza, “hanno indebitamente beneficiato nel periodo 2011/2013, di ingenti contributi in conto energia erogati nel settore del fotovoltaico da GSE – Gestore Servizi Energetici S.p.A. (società totalmente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), allo stato quantificati in 37 milioni di Euro”.
Le società italiane, partecipate dalla Avelar Energy Ltd sarebbero state utilizzate per realizzare impianti fotovoltaici, in violazione delle norme vigenti, sia utilizzando pannelli solari di origine cinese facendoli passare attraverso falsa documentazione, come originari della UE, in particolare come provenienti dalla Polonia (dalla società Revolution 6 Incorporated), sia comunicando al GSE – Gestore dei Servizi energetici SPA – l’avvenuto completamento di impianti prima della entrata in esercizio degli stessi, anche traendo in inganno la società tedesca di certificazione Tuv Intercert.
Al fine di recuperare i contributi finora indebitamente percepiti, il Gip Enrico Manzi di Milano ha emesso decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., finalizzato alla confisca per equivalente di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie riconducibili alle 8 persone indagate fino a concorrenza di 37 milioni di euro.
Nei giorni 20, 21 e 22 luglio 2014, i finanzieri reggiani davano esecuzione all’ordinanza emessa dallo stesso giudice delle indagini preliminari: Igor Akhmerov è stato portato a San Vittore, Giorgi e Coppola invece sono stati posti ai domiciliari.
(p.l.g.)