29/7/2014 – Controlli più stringenti sulle attività edilizie. L’obiettivo è stroncare gli abusi e soprattutto i microabusi, un malcostume che ormai trascende lo stato di necessità ed è diventato endemico, grazie anche e soprattutto al laisser faire a cui è stata improntata per molto tempo la politica edilizia nel reggiano.
Da ieri il Comune di Reggio applica le nuove norme, approvate nel gennaio scorso dalla Regione Emilia-Romagna, relative alle pratiche edilizie soggette a controllo e alle modalità di svolgimento delle ispezioni alle opere realizzate. Il provvedimento, definito come “Atto di coordinamento
tecnico”, ha tra gli obiettivi prioritari quello di rendere uniformi e omogenee le procedure di verifica delle pratiche edilizie in tutti i comuni del territorio regionale, “seguendo criteri di uniformità, imparzialità, trasparenza e semplificazione dell’attività tecnico-amministrativa”.
Nel recepire tali normative il Comune di Reggio Emilia, che le ha applicate a decorrere dal 27 luglio, “persegue lo scopo – recita una nota di palazzo Civico – di rafforzare e migliorare i controlli sull’attività di edificazione da svolgersi sia sulla documentazione presentata, sia sulle opere realizzate. L’amministrazione “già da anni ha anticipato la “ratio” del provvedimento regionale svolgendo accertamenti sistematici su tutte le Scia – Segnalazione certificata di inizio attività e le richieste dei certificati di agibilità e conformità (definitive e parziali) per nuove costruzioni, ristrutturazioni urbanistiche ed edilizie”.
Nel 2011 gli accertamenti sono stati 736, 1.381 nel 2012, 1.393 nel 2013. Anche per quanto riguarda le richieste del certificato di agibilità e conformità, sono stati effettuati controlli su tutte le pratiche, per un totale di 387 nel 2011, 367 nel 2012, 341 nel 2013.
L’assessore Alex Pratissoli sottolinea che “con il nuovo atto adottato verranno raddoppiate nel complesso le verifiche delle pratiche edilizie dopo la fine lavori, confermando al contempo il controllo di tutte le Scia presentate, senza che questo comporti aggravi di tempi e costi per i privati, con il fine di disincentivare ulteriormente e prevenire eventuali fenomeni di “microabusivismo”.
Aumenteranno anche le verifiche dei processi di concessione, ad esempio attraverso controlli antimafia prima della stipula di convenzioni urbanistiche, e lavoreremo per ridimensionare e accelerare la fase istruttoria delle pratiche. Questo secondo aspetto – aggiunge l’assessore alla Rigenerazione urbana – è infatti strettamente connesso al primo, in quanto è spesso nelle zone d’ombra della burocrazia, piuttosto che nell’arbitrarietà del decisore, che prende forma l’illegalità
Strumenti quali l’informatizzazione di richieste ed atti e una semplificazione normativa sono solo alcune delle azioni sulle quali il nostro Comune è impegnato a lavorare per presentare le prime proposte concrete, ai rappresentati del settore, già nel mese di settembre”.
Il provvedimento
La Regione Emilia-Romagna ha approvato in data 27 gennaio 2014 (P.G. 76/2014) il provvedimento con oggetto “Atto di coordinamento tecnico regionale ai sensi dell’art. 12 L.R. 15/2013 sui criteri di definizione dei campioni di pratiche edilizie soggette a controllo (art. 14, comma 5; art. 23, commi 7 e 8) e sulle modalità di svolgimento dell’ispezione delle opere realizzate (art. 23, comma 10)”.
Il Comune di Reggio Emilia, recependo il nuovo atto regionale con provvedimento del Servizio edilizia (P.G. 25595/2014), ha stabilito che a decorrere dal 27 luglio 2014, per il rilascio del certificato di conformità edilizia e di agibilità, saranno sottoposti a controllo sistematico tutti gli interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione urbanistica ed edilizia, e gli interventi per i quali siano state attuate varianti in corso d’opera.
Saranno sottoposti a controllo a campione, come previsto dall’art. 23 comma 8 della L.R. 15/2013, il 25 % dei restanti interventi. In questa percentuale saranno inseriti necessariamente gli interventi per i quali siano state presentate varianti in corso d’opera (art.14 bis L.R. n. 23/2004), le istanze per il rilascio del certificato di conformità edilizia e agibilità a seguito della presentazione dei titoli edilizi in sanatoria (art.17 L.R. 23/2004), le istanze per il rilascio tardivo del certificato di conformità edilizia e agibilità, ossia dopo la scadenza della validità del titolo edilizio, gli interventi in città storica e quelli in aree e immobili con vincolo paesaggistico, ai sensi del D.L. 42/2004.
I criteri di campionatura e di sorteggio, unitamente alle modalità dei controlli anche mediante ispezione dell’edificio saranno determinati secondo le disposizioni del nuovo “Atto di coordinamento” regionale.
Sulle documentazioni relative alle Scia-Segnalazione certificata di inizio attività il Servizio edilizia del Comune effettuerà un controllo sistematico.
Nei giorni scorsi il Comune ha pubblicato sul proprio sito tutte le informazioni in merito ed ha inviato ai collegi e agli ordini professionali le informazioni relative alle nuove disposizioni adottate.