25/7/2014 – È quasi un classico la storia del postino infedele che getta nella spazzatura borsate intere di corrispondenza da recapitare. Ma è la prima volta che qualcosa del genere accade con le temutissime cartelle di Equitalia.
Non è dato di sapere se il protagonista della vicenda l’abbia fatto per solidarietà verso i contribuenti, evasori o tartassati che siano, oppure perché non riusciva materialmente a recapitare le cartelle fiscali. Oppure se era sta minacciato o intimidito.
Sta di fatto che un dipendente a tempo determinato di Equitalia si è guadagnato una denuncia all’Autorità Giudiziaria reggiana per sottrazione e soppressione di corrispondenza.
Qualche settimana fa, i Carabinieri della Stazione di Villa Minozzo avevano rinvenuto in una scarpata della frazione Costabona una cinquantina di missive emesse da Equitalia e destinate ad altrettanti contribuenti verso i quali il fisco reclama entrate non corrisposte.
Recuperate e restituite le buste al direttore di Equitalia, gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini, che si sono concluse ieri con l’identificazione e la segnalazione in stato di libertà di un 33enne abitante a Villa Minozzo, che ora dovrà dar conto alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia del suo comportamento.
mario
25/07/2014 alle 14:18
Forse a Villaminozzo sono ancora abituati a ” e bir”, cioè il c.d. sbirro che prendeva in appalto dopo la guerra la riscossione delle imposte ed andava direttamente in ogni famiglia ad incassare.