5/7/2014 – Questa mattina l’Ufficio stampa della Provincia di Reggio Emilia ha diffuso il suo ultimo comunicato (di oltre diecimila lanciati dall’anno 2000), e ha chiuso i battenti. In vista del nuovo assetto l’ente presieduto da Sonia Masini (smantellato per decreto: testimonial governativo l’ex sindaco Delrio) ha lasciato a casa i giornalisti, caporedattore compreso.
I quali, assunti con contratti di consulenza rinnovati nel tempo, non godono della rete di protezione garantita ai dipendenti, pur avendo lavorato per anni e anni a tutti gli effetti come giornalisti assunti a tempo indeterminato. A conti fatti, i tagli si scaricano sulle spalle dei giornalisti, in quanto non si ha notizia di provvedimenti analoghi in altri settore dell’amministrazione.
L’annuncio della chiusura dell’ufficio non è arrivato dalla presidenza, ma dal capo Ufficio Stampa Fabio Macchi che ha inviato una mail di saluto ai colleghi reggiani. Trattandosi a tutti gli effetti di un comunicato finale, anzi di un epitaffio, abbiamo deciso di pubblicarla.
“Carissimi colleghi degli organi di informazione, con il comunicato-stampa inviato poco fa termina l’attività dell’Ufficio Stampa della Provincia di Reggio Emilia, per il quale ho avuto l’onore di lavorare dal 2000 ad oggi.
In questi 14 anni insieme a tanti colleghi e soprattutto amici (Simona e Vanina, e prima ancora Andrea, Abir e Damiano) e con la collaborazione di altri (Alexia, Elisa e Gianni sperando di non dimenticare nessuno…) vi abbiamo inviato circa 10.000 comunicati-stampa e 4.338 tweet e invitato a circa 1.000 conferenze-stampa: a tutti loro, e a voi colleghi degli organi di informazione, un grazie davvero di cuore.
Sono stati 14 anni per me tanto impegnativi quanto appassionanti, affrontati con il massimo rispetto verso di voi (e i cittadini che siete chiamati ogni giorno ad informare) e verso questo pezzo dello Stato, che è la Provincia di Reggio Emilia. Una istituzione che ho avuto modo di conoscere profondamente attraverso le persone che vi lavorano e gli amministratori che si sono succeduti nel tempo: e proprio per questo, con il massimo rispetto per la libertà di espressione di ognuno, non condivido affatto il trattamento che – a volte anche da alcuni di voi – è stato riservato a questa Istituzione e a chi vi lavora.
Nel mio piccolo, anche per me è stata “un’occasione unica di fare qualcosa per il Paese”. Ringrazio chi, in questi 14 anni, mi ha dato la possibilità di farlo e mi auguro di potere avere altre opportunità”.
Mario Paolo Guidetti
07/07/2014 alle 09:48
Pur nella tristezza e nell’incertezza del momento, l’auspicio e l’augurio è quello che validissimi giornalisti qual siete, possiate continuare a mettere al servizio di altri Enti la Vostra indubbia professionalità.
Un abbraccio
Mario