17/6/2014 – Si profila un seguito monumentale per l’inchiesta sulle tangenti all’agenzia delle Entrate, che con l’operazione Octopus condotta dai Carabinieri col coordinamento del sostituto procuratore Giulia Stignani, ha mandato in carcere due persone (l’ex funzionaria delle Entrate di Reggio Anna Maria Corsi, 70 anni, e il funzionario in servizio Attilio Riga, 41 anni, capo team del nucleo ispettivo).
A carico di altri tre indagati per corruzione, c’è il divieto di dimora nel territorio provinciale: sono l’architetto Gabriele Beltrami, impresario edile di Cavriago (dove è stato candidato sindaco alle ultime elezioni per la lista Alternativa Civica, sostenuta da Forza Italia), sua moglie Vanna Montanari, e per un’altra funzionaria delle Entrate in servizio, Giovina Palazzo. L’impresa di Beltrami, di cui è rappresentante legale la moglie, è la Poliedil, che fra l’altro partecipa al consorzio per i lavori negli edifici Acer.
Il dispositivo dei provvedimenti di arresto è un malloppo di oltre 600 pagine, soprattutto trascrizioni di intercettazioni telefoniche, ma anche tante documentazioni. Tuttavia è di volume ben maggiore, anche se per il momento si trova in gran parte ancora compresso in file elettronici, il materiale che ieri i carabinieri hanno sequestrato nei computer degli indagati e nelle loro abitazioni.
WAGS – 2 / Pilar Rubio, compagna di Sergio Ramos, difensore del Real Madrid e della Nazionale spagnola
E’ da questa mole enorme di documentazione che sono attesi sviluppi a tutto campo di un’inchiesta partita dalla denuncia di due noti ristoratori reggiani, Enzo Bertelli ed Alberto Telani, gestori del Gioco dell’Oca di Pieve Rossa e prima ancora del Caffè Arti e Mestieri, ai quali uno degli indagati aveva proposto il pagamento di una tangente da diecimila euro in cambio dell’archiviazione di un accertamento fiscale.
Anna Maria Corsi, già dirigente con funzioni ispettive, ha lavorato all’Agenzia dal 1974, e fino alla pensione, nel 2009. All’interno dell’ufficio aveva però mantenuto contatti con Attilio Riga, 41 anni, che aveva le stesse funzioni. Gli inquirenti ritengono che il metodo del pagamento di una mazzetta da circa 10mila euro per chiudere i contenziosi aperti non sia stato tentato solo con i due ristoratori, e pensano che dall’esame del materiale sequestrato potranno arrivare documentate conferme ai loro sospetti. Per questo il procuratore capo Giorgio Grandinetti ha sottolineato questa mattina la necessità di un’assoluta riservatezza sul lavoro che si sta svolgendo in questa fase dell’inchiesta.
E questo spiega anche l’appello che ieri, in conferenza stampa, ha fatto il colonnello Paolo Zito: se qualcuno è stato contattato per pagare in cambio della chiusura di uno o due occhi, è bene che si faccia avanti. Anche se ha poi pagato, perché dalla documentazione sequestrata si potrebbe arrivare a lui.
La Corsi e Riga, assistititi dagli avvocati Claudio ed Annalisa Bassi, saranno ascoltati domani mattina in carcere, per l’interrogatorio di garanzia. Contro di loro ci sono le accuse di tentata concussione, di introduzione abusiva nel sistema telematico (615 ter) e rivelazione di segreti d’ufficio (326 comma 2). Gabriele Beltrami si difende intanto dicendo di aver voluto fare un piacere ad amici (i due gestori del ristorante), senza pretendere un soldo. Ma ha ammesso di aver fatto una cosa illegale, per la prima volta nella sua vita. Beltrami, che è stato presidente del Centro Storico a Reggio, ai tempi del Psi di Craxi, è difeso dall’avvocato Nicola Tria e il suo interrogatorio di garanzia si svolgerà giovedì.
Il 19 marzo la denuncia di Bertelli, avvicinato da Beltrami. L’incontro alla Poliedil: “Basta dare una caramella a qualcuno…”
Ecco cosa si legge nell’ordinanza del Gip Bentivoglio: “Tutto inizia il 19 marzo scorso quando i soci della “Il Gioco dell’Oca” Enzo Bertelli e Alberto Telani, sottoposta ad accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Emilia dal febbraio 2014, ricevono la visita di un loro conoscente, Gabriele Beltrami che, mostrando loro di essere a conoscenza, senza ragione legittima, di molti dettagli relativi all’accertamento fiscale in corso, diceva che i due soci avevano la possibilita di porre rimedio ad eventuali violazioni atttaverso una sorta di accordo privato.
Beltrami precisava di essere un mero portavoce e che il vero intermediario era una donna. I due soci decidevano di ricontattare il Beltrami per avere chiarimenti, pur non avendo alcuna intenzione di accettare e, verso le 17 Bertelli, insieme alla sorella, incontrava Beltrami alla società Poliedil (impresa di cui è titolare Vanna Montanari, moglie di Beltrami), che chiariva loro che una sanzione elevata dall’Agenzia delle entrate poteva essere notevolmente ridotta e, con la differenza, assicurare “una caramella a qualcuno“, e che il vero interlocutore era una funzionaria dell’Agenzia delle entrate, superiore rispetto a quella responsabile del loro procedimento. Il 22 marzo scorso Bertelli sporgeva denuncia, consegnando, nei giorni successivi, una registrazione effettuata dall’impianto di videosorveglianza del proprio ristorante dell’incontro con Beltrami del 19 marzo”.
Incontro al Gioco dell’Oca: Beltrami incastrato da registrazione video
Il 26 marzo Beltrami si recava nuovamente all’Osteria Il Gioco dell’Oca e riferiva che i suoi contatti interni all’Agenzia delle Entrate “avrebbero cercato di far archiviare la procedura senza elevare alcuna sanzione e che Bertelli e Telani avrebbero dovuto corrispondere agli ‘interessati’ 10.000 euro, aggiungendo che la propria opera di intermediazione era terminata perché in futuro essi sarebbero stati contattati direttamente dagli ‘interessati’. Anche tale incontro veniva videoregistrato dal Bertelli e veniva anche audio registrato. Beltrami, evidentemente ignaro della registrazione, spiega, dettagliatamente, il contenuto dell’illecita proposta”.
Una conversazione registrata: “C’è una banda là dentro… Secondo me vi chiav…”
Gabriele: Secondo me c’è una banda là dentro! Che mi hanno detto… uhm, in linea di massima, quello che cercano di fare è di archiviarla, completamente, senza farvi pagare niente! In questo caso chiedono diecimila euro!
Enzo: Umh!
Gabriele: Se invece dovrete pagare qualcosa, automaticamente scende giù se ce sono novemila da pagare
Enzo: Sì Beh… tanto… si va un attimo, se va avanti va concordato un attimo. Faremo in modo di…di…di…
Gabriele: No, io vi dico quello che mi hanno detto
Enzo: …di saltarci fuori
Gabriele: … quello che. Ah, mi ha anche detto una cosa! Se… a me piace quel lavoro… (fonetico) ci garantisci tu che ce li danno, ci van bene anche… se ce li danno in due o tre volte! Nel caso che abbiano delle difficolta!
Enzo: Difficoltà, va bene
Gabriele: Ed io gli ho detto… posso garantire, perché io vado a mangiare là
Enzo: Vé ma..
Gabriele: Scusate la battuta ma…
Alberto: No, no
Enzo: andiamo… andiamo… così che adesso che mi hai detto sta cosa (incomprensibile)
Gabriele: Niente, adesso io… gli dico… sono d’accordo che passa stasera a casa mia! Io gli dico allora ok, vai avanti e poi… quando… voi siete tranquilli che è tutto archiviato, che è tutto a posto…
Enzo: Chi chiameranno
Gabriele: Vi chiaver….! (si ascoltano i presenti ridere)
Enzo: Oh, ragazzi! se la chiavata è questa… cosa vuoi che ti dica io…
Gabriele: Son di quelle figure che dico onestamente che… mi… la Vanna stessa stamattina ha detto ”oh, sia certo che venga lei a prenderli, la busta la danno a lei. Perché io non voglio mica che pensino… ”Io le ho detto: “Beh, io la busta non la voglio di sicuro”…