8/6/2014 – Rubava di notte dagli scaffali del supermercato dove lavorava. Ma non prendeva generi di prima necessità, bensì alcolici di marca e soprattutto costose bottiglie di champagne.
Da tempo i responsabili di un supermercato di Reggio Emilia registravano ammanchi di merce che avvenivano per lo più in orari notturni quando a rotazione i dipendenti venivano chiamati a scaricare i camion di merce.
A mancare prevalentemente bevande alcoliche ma soprattutto costose bottiglie di champagne. In particolare i furti avvenivano per lo più quando a lavorare di notte c’è un preciso dipendente, su cui ovviamente si sono concentrati i sospetti.
L’altra notte al termine del turno di lavoro, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, grazie a un responsabile improvvisatosi detective, beccavano il dipendente infedele mentre si allontanava in macchina con due sportine della spesa cariche di generi alimentari robati dal supermercato.
Con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri di Reggio Emilia hanno quindi segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale un 35enne abitante in città.
L’altra notte il vice direttore del supermercato dopo l’orario di chiusura si è nascosto di fronte all’uscita del magazzino da dove poteva osservare tutta l’area di carico e scarico merci. Poco dopo l’una aveva modo di notare che il dipendente “attenzionato” dopo essere uscito dalla porta del magazzino posava a terra due sportine della spesa colme di merce varia. Quindi rientrava in magazzino e dopo aver spento le luci e completato le operazioni di chiusura, usciva e dopo essere salito in macchina tornava verso il magazzino dove prelevava le due buste che in precedenza aveva posato all’esterno.
Prima di allontanarsi l’uomo veniva fermato dai Carabinieri chiamati dal vicedirettore-detective. Nelle buste della spesa c’era merce varia, in prevalenza generi alimentari, per un controvalore di un centinaio di euro, che il dipendente infedele aveva trafugati dal supermercato durante l’orario di servizio notturno.
Resta da accertare se dietro i precedenti innumerevoli ammanchi vi sia, come si sospetta, lo stesso dipendente dal palato fine che trafugava in prevalenza costose bottiglie di champagne.