Segnali di ripresa, ma col fiatone. Landi striglia imprese ed enti locali

3/6/2014 – L’economia reggiana continua a soffrire, ma dalla produzione manifatturiera giungono segnali di ripresa, con una produzione in aumento dell’1,4% nel primo trimestre 2014 e una contemporanea crescita del fatturato pari all’1,2%. Restano in forte sofferenza il commercio e le costruzioni, tuttavia anche qui si registra un rallentamento della fase recessiva.

bubblegum11E’ con questi dati che il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, aprirà la dodicesima edizione della “Giornata dell’Economia”, l’appuntamento annuale del sistema camerale in programma domani, mercoledì 4 giugno alle ore 10,00 alla Sala degli Specchi del Teatro Valli.

Interverranno il professor Giulio Sapelli dell’università Statale e il Professor Luigi Campiglio della Cattolica di Milano.

Sotto i riflettori, dunque, un’economia ancora fragile – sottolinea una nota camerale – che però mostra miglioramenti sia per la manifattura che per l’export con un aumento degli ordini pari al 4%, dopo aver chiuso il 2013 (+1,8%) con la cifra record di 8,6 miliardi, equivalente ad oltre il 50% del valore aggiunto reggiano.

“La sintesi di queste cifre – osserva Landi – è che stiamo soffrendo, ma che vi sono segnali di ripresa da consolidare, nuove opportunità da cogliere, qualche resistenza da rimuovere”. Esplicito, al proposito, il riferimento di Landi alla “lentezza nei processi di ricerca e innovazione senza i quali nessuna crescita è davvero possibile”.

“Le nuove economie con le quali ci confrontiamo – incalza il presidente della Camera di Commercio – non partono dal nulla, non costruiscono gli stessi percorsi con gli stessi tempi che hanno segnato il nostro sviluppo economico e non aspettano una ‘naturale evoluzione della specie’, ma spendono subito le loro carte competitive, sia esso il costo del lavoro, siano esse le innovazioni tecnologiche o infrastrutturali”.

“Questa – osserva Landi – è la ragione per la quale tanta parte delle risorse della Camera di Commercio seguono la via dei sostegni all’internazionalizzazione e all’innovazione di processo e di prodotto, tenendo conto dei mercati internazionali, della competizione interna e di una situazione locale che evidenzia un dato preoccupante, e cioè il fatto che nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione”.

Da Landi, dunque, una sollecitazione alle imprese, ma anche un forte richiamo agli enti locali all’indomani del voto: “le amministrazioni locali debbono riflettere subito sul come fare di più e di meglio per rendere più agevole il cammino delle imprese, il cui tasso di competitività è sicuramente compresso da una burocrazia che non ha uguali in altri Paesi e che si traduce in complessità, costi e lungaggini insopportabili da chi ha bisogno di correre e di misurarsi su mercati che hanno ben altre velocità”.

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