25/6/2014 – A conclusione delle indagini condotte dagli Agenti della Digos di Reggio Emilia, coordinati dal dottor Lucio Di Cicco, sono stati denunciati 16 aderenti all’area antagonista per presunti reati commessi nell’ambito della manifestazione promossa dal Laboratorio Aq16 il 25 aprile scorso. I denunciati sono quasi tutti aderenti ad Aq16.
La mattina del 25 Aprile in centro storico, in segno di protesta contro la concomitante iniziativa della Lega Nord denominata “No Euro Tour”, in corso alla Sala del Capitano, in piazza Del Monte, alla presenza del segretario federale Matteo Salvini, un consistente gruppo di attivisti ha tentato di sfondare il cordone delle Forze dell’Ordine posto a protezione dell’iniziativa della Lega Nord. Lo sfondamento però non era riuscito grazie all’azione di contenimento e al sangue freddo dimostrata dagli agenti.
Nel corso dei tafferugli, come anticipato a suo tempo da reggioreport, rimanevano feriti tre dipendenti della Polizia di Stato (due agenti della Digos ed un agente del Reparto Mobile di Bologna), uno dei quali riportava la frattura composta della tibia sinistra con prognosi di 35 giorni, mentre gli altri due riportavano lesioni guaribili in dieci giorni.
“Nonostante la violenta e proditoria azione di sfondamento da parte dei manifestanti, che avrebbe imposto una reazione da parte delle forze di polizia – si legge in una nota diramata dalla Questura – grazie alla professionalità, all’equilibrio ed allo spirito di sacrificio degli agenti impiegati nel servizio di ordine pubblico, al fine di evitare un ulteriore innalzamento dello scontro, si è scelto di contenere e bloccare la loro azione senza l’uso della forza”.
“Al termine delle indagini, grazie anche all’esame di numerose registrazioni video, sono stati identificati tutti coloro che hanno preso parte all’azione violenta, sedici in tutto. Sono stati denunciati in stato di libertà 14 antagonisti per i reati di resistenza e lesioni aggravate a Pubblico ufficiale. Per tre di essi è scattata anche la denuncia per accensione ed esplosioni pericolose, per avere acceso, nel corso della manifestazione, una torcia da segnalazione la quale ha sviluppato fiamma ed intenso fumo.
Inoltre due attivisti sono stati denunciati per tentate lesioni personali e porto di strumenti atti ad offendere, per avere colpito i poliziotti sui caschi, con le aste delle bandiere”.
Tutti i denunciati, tranne tre appartenenti ad altri sodalizi di estrema sinistra di Reggio Emilia e Bologna, risultavano attivisti del Laboratorio Aq16.