3/6/2014 – Dopo la megarissa di Fabbrico con cinque feriti, il ritrovamento di un corpo nel campo dietro la Landini trattori e l’uomo ucciso in patria dove era tornato per sposarsi, un altro cittadino pakistano se l’è vista brutta. E’ stato minacciato con un coltello da una donna algerina in evidente stato di alterazione su un pullmann della linea Correggio-Reggio. Lui l’aveva denunciata quindici giorni prima perchè avrebbe tentato di rubargli il portafoglio. Particolare curioso: la donna risulta clandestina in Italia da ben quindici anni.
Il fatto intorno alle 14,30 di ieri, quando il pakistano, che ha 37 anni, ha chiesto aiuto al 112, all’arrivo della corsa Correggio-Reggio Emilia in piazzale Europa. Agli uomini della Volante mandata sul posto, questi ha spiegato di essere ingiuriato e minacciato con un coltello da una donna che era tra i viaggiatori e che ha tentato di scappare, ma è stata fermata dagli agenti.
Secondo gli accertamenti, il malcapitato è stato avvicinato sul pullman da una donna che ad alta voce lo ha apostrofato con ogni genere d’insulti, continuando con le contumelie sino all’arrivo alla fermata di piazzale Europa. L’uomo, dalla scaletta del mezzo pubblico, si sarebbe trovato davanti la donna che a questo punto, oltre a continuare ad ingiuriarlo ad alta voce, lo ha minacciato di morte: “Ti ammazzo”.
Sempre a dire della parte offesa, a quel punto lei avrebbe messo mano alla borsetta estraendo un oggetto appuntito di colore acciaio di piccole dimensioni che puntava al suo indirizzo continuando a minacciarlo di morte.
Temendo per la propria incolumità fisica l’uomo indietreggiava salendo nuovamente sul pullman chiedendo all’autista di chiudere le porte per evitare di venire aggredito. Solo a questo punto la donna si sarebbe allontanata; l’uomo, nel frattempo, aveva chiesto l’intervento della Polizia.
La donna, in stato di alterazione psicofisica dovuta ad abbondante assunzione di bevande alcoliche, veniva accompagnata in Questura e identificata per una 47enne cittadina algerina con numerosi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti e contro la persona. La stessa risultava altresì clandestina sul territorio nazionale con permesso di soggiorno scaduto nel 1999.
La cittadina algerina non risultava in possesso di alcun coltello o oggetto similare, ma di una piccola lima per le unghie all’interno della borsetta. L’oggetto, probabilmente l’“arma” brandita, veniva sequestrato.
La vittima affermava di non conoscere la donna che lo aveva minacciato ed ingiuriato, ma affermava che la stessa era stata da lui denunciata circa 15 giorni prima, in quanto sorpresa all’atto di rubargli il portafoglio.
B. F. veniva denunciata per i reati di ingiurie, minaccia aggravata e per la posizione irregolare sul territorio nazionale.