Archivi

Salvò una gatta in Kosovo: seconda assoluzione per il tenente medico Barbara Balanzoni

Barbara Balanzoni con la gattina salvata in Kosovo

Barbara Balanzoni con la gattina salvata in Kosovo

6/6/2014 – Ci sono volute più udienze ma dopo tanto tempo è arrivato il giorno della sentenza definitiva. Il secondo processo a Roma al Tenente Barbara Balanzoni, ufficiale medico riservista di 39 anni, da Crevalcore,  si è concluso alle 17 di oggi con una sentenza di assoluzione. Il tenente medico era finita alla sbarra, e sulle cronache, perché imputata di aver salvato una gatta che stava morendo di parto durante una missione in Kosovo.

Già assolta per il fatto specifico con una sentenza predibattimentale, la Balanzoni era tornata alla sbarra in marzo per rispondere dei reati di diffamazione e ingiurie. Il P.M. in aula verso le ore 15,30 ha terminato l’arringa chiedendo la condanna per Barbara Balanzoni a 9 mesi di carcere. In seguito è intervenuta la difesa, quindi alle 17 la sentenza definitiva di assoluzione.

La notizia è stata diffusa dall’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – i cui volontari, guidati dal Presidente Walter Caporale, hanno manifestato pacificamente con altre associazioni animaliste per mostrare la loro solidarietà ancora una volta alla Balanzoni, “donna coraggiosa ed altruista, medico anestesista, laureanda in Legge, che in passato aveva prestato la propria opera di aiuto umanitario anche in Afghanistan, con Medici Senza Frontiere”.  

Lo scorso 7 febbraio era caduta l’accusa di “disobbedienza aggravata continuata”, perché il fatto non sussiste, che faceva riferimento all’intervento compiuto in una missione in Kosovo (nella città di Pec), durante la quale la soldatessa aveva aiutato una gatta partoriente non in grado di espellere un feto morto dall’utero. Nei mesi precedenti Barbara aveva anche accudito alcuni cuccioli randagi.

Lo scorso 4 Aprile durante una delle udienze sono stati affrontati i reati di diffamazione e ingiuria. Tutti i capi d’accusa partivano dalla stessa denuncia presentata da un suo superiore.

Il 6 Maggio doveva essere il giorno della sentenza, tuttavia si è reso necessario l’interrogatorio di altri testimoni e un rinvio per raccogliere ulteriori prove, indice della complessità di un processo complicato.

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *