23/6/2014 – Il sindacato del trasporto pubblico Orsa ha proclamato uno sciopero dei conducenti per mercoledì 25 che interesserà le linee urbane ed extraurbane del bacino reggiano di Seta, a partire dalle 17,30 sino a fine servizio.
L’agitazione ha motivazioni aziendali, e specificatamente reggiane: riguarda le condizioni di lavoro e di sicurezza dei mezzi, questioni su cui lo scontro con i vertici di Seta è particolarmente duro.
In una lettera aperta ai reggiani Orsa Trasporti scrive che i lavoratori Seta scioperano “non per soldi, non per lavorare meno, ma per tutelare chi viaggia e chi guida“.
“Solo l’altro ieri un autista dell’Atac di Roma è stato colpito da un pugno al volto (con la rottura di un dente) sferratogli da un passeggero che avrebbe lamentato una lunga attesa alla fermata – si legge nella lettera – Da settimane IVR.S.A. Autoferro segnala a SETA S.p.A. ed all’Agenzia della Mobilità (con tanto di dati e simulazioni) che la programmazione per il periodo estivo delle corse in città NON consente di rispettare i tempi di percorrenza degli autobus, soprattutto sulle linee 1,4, 5,6,11 e 13.
A noi sono sembrate proposte di buon senso, utili a garantire un servizio puntuale e sicuro alla cittadinanza evitando che possano accadere fatti come quello ricordato di Roma.
SETA S.pA. che negli anni passati ha avuto gli stessi problemi denunciati dal Sindacato, ha prima rifiutato di approfondire le criticità e poi, davanti al Prefetto, si è trincerata dietro future verifiche che comunque non modificheranno gli orari estivi. Per questo, vista l’indifferenza della Società e l’inutile tentativo in Prefettura, abbiamo dovuto proclamare questo sciopero”.
E aggiungono: “Cittadini di Reggio Emilia, noi non siamo disposti a:
– ad essere il parafulmine delle vostre sacrosante denunce sui ritardi e le corse saltate, perché la colpa non solo NON E’ NOSTRA, ma abbiamo fatto di tutto perché ciò non accadesse;
– a superare i limiti di velocità per garantire la puntualità, a rinunciare ai soli 5 minuti di pausa (figurativi) che ci vengono concessi tra una corsa e l’altra, a subire le contestazioni – ed in qualche caso le minacce – per il non rispetto di orari che di fatto è impossibile rispettare:
– a mettere a repentaglio la Nostra e la Vostra Sicurezza perché guidiamo stanchi, perché dobbiamo per forza “FARE PRESTO”, perché una dirigenza è incapace persino di verificare se gli orari sono compatibili con il traffico, gli incarrozzamenti, i limiti cittadini di velocità. Per fare questo NON serve un sistema satellitare, basta viaggiare al fianco di un autista!
Per queste ragioni NON troverete un autobus a partire dalle 17:30 e sino a fine giornata del 25 giugno. Chiediamo il Vostro sostegno per aiutare noi a lavorare meglio e Voi ad avere un servizio pubblico sicuro e puntuale, sul quale poter contare ogni volta che si arriva ad una fermata”.
Di certo la situazione del servizio è peggiorata con la gestione Seta, come testimoniano le proteste continue degli utenti. Anche quest’anno il servizio nelle ore di entrata e uscita alle scuole è stata scandaloso (nessuno ha dimenticato la disgrazia accaduta al povero Sylvester), per tacere dei ritardi specialmente sulla linea 2 e le corse saltate senza alcun preavviso. Il sistema elettronico di informazioni sulla mobilità è eternamente “in allestimento”, anche se al Salone dell’innovazione di Bologna qualcuno evidentemente poco informato ha premiato un servizio che ancora… non esiste.
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PAGLIANI: “IL SERVIZIO DI TRASPORTO SETA MAI CADUTO COSI’ IN BASSO”
Ai sindacati in questi giorni si è unita la denuncia dell’avvocato Giuseppe Pagliani, capogruppo in consiglio provinciale di Forza Italia e consigliere neo eletto in sala del Tricolore.
” Le denunce dei sindacati riferite all’inefficienza dei mezzi di trasporto pubblico di Seta, in particolare i rilievi di Giambattista Bassi dell’Ugl, non possono trovare amministrazioni sorde e grigie che fanno finta di non vedere e non sentire. E’ evidente che il problema c’è e va risolto. Diversamente, di questo passo, si mettono pesantemente a rischio non solo la qualità del trasporto urbano ma anche la sicurezza dei dipendenti di Seta, oltre che degli utenti. In ogni caso, il trasporto pubblico a Reggio non era mai caduto così in basso “.
” Se è vero che siamo in presenza di una situazione che si protrae ormai da anni, è altrettanto vero – aggiunge l’esponente azzurro – che mai si era arrivati ad un livello così elevato di malfunzionamento dei mezzi utilizzati per il trasporto pubblico: non si può certo accettare che, per sistemare i conti di Seta, si cerchi di risparmiare sulla manutenzione degli stessi. A tacere del fatto che non è più rinviabile, in alcun modo, un investimento – degno di questo nome – per l’acquisito da parte di Seta di nuovi mezzi di trasporto da utilizzare nel bacino di Reggio”.
” Le promesse, ai vari livelli di responsabilità, non servono a niente e a nessuno. E’ ora – conclude Pagliani – che le istituzioni locali, a partire dal sindaco di Reggio Emilia, si facciano interpreti del gravissimo malcontento che si registra sia tra gli utenti sia tra i dipendenti di Seta e che si attivino per pretendere dall’azienda interventi risolutivi, anziché pannicelli caldi. Se è vero che molti dei problemi denunciati sono vecchi, veda Vecchi di fare in modo che non diventino antichi”.