30/6/2014 – Dopo la notizia dell’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia sulla radioattività nella discarica di Poiatica e i nuovi controlli effettuati col contatore Geiger da Raniero Davoli, l’agenzia regionale ambientale Arpa ribadisce «la correttezza delle proprie misure sulla radioattività nella discarica di Poiatica e dichiara la propria disponibilità ad ulteriori confronti tecnico scientifici».
Questa affermazione è contenuta in un comunicato ufficiale diffuso oggi, nel quale si giudica positivamente l’iniziativa della Procura per la verifica di notizie «immotivate e destituite di fondamento» e «per mettere finalmente termine, ci auguriamo in tempi rapidi, a voci che generano allarme tra la popolazione».
«Ciò che non è tollerabile – aggiunge l’agenzia – è il discredito immotivato espresso verso Arpa, un ente che è al servizio dei cittadini, della loro salute e della salvaguardia dell’ambiente».
«Il Centro Tematico Regionale Radioattività Ambientale di Arpa, che ha sede a Piacenza – si legge nella nota – ha già svolto in diverse occasioni misure di radioattività sul sito della discarica di Poiatica ed ha inviato i risultati agli Enti competenti, compresa la Procura della Repubblica di Reggio Emilia (il documento è pubblicato da Arpa all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/dettaglio_documento.asp?id=5220&idlivello=1528).
La conclusione dell’indagine è stata: “I risultati ottenuti non hanno evidenziato valori di intensità di esposizione gamma in aria eccedenti significativamente la fluttuazione del fondo ambientale locale”. L’indagine specifica sulla radioattività si aggiunge ai numerosi interventi di controllo periodicamente svolti dall’Agenzia (il rapporto sui controlli 2013 è pubblicato all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/dettaglio_notizia.asp?id=5215&idlivello=84)».
Precisa la nota «La misurazione della radioattività è stata effettuata nelle condizioni tecnico scientifiche di massimo controllo e verificabilità, con strumenti di qualità, precisione e taratura di norma assai più affidabili di quelli disponibili a rilevatori volontari, comprensibilmente attenti alla salute delle popolazioni, ma spesso privi delle competenze e della strumentazione necessarie a ottenere risultati attendibili.
Bene farà la Procura della Repubblica, se lo ritiene opportuno, a verificare notizie, che all’Agenzia regionale appaiono destituite di fondamento e prova scientifica, per mettere finalmente termine, ci auguriamo in tempi rapidi, a voci che generano allarme tra la popolazione.
Arpa è pienamente disponibile a fornire all’Autorità giudiziaria tutte le ulteriori eventuali informazioni in suo possesso e ad effettuare ogni indagine che si intendesse mettere in campo. Ciò che non è tollerabile è il discredito immotivato espresso verso Arpa, un ente che è al servizio dei cittadini, della loro salute e della salvaguardia dell’ambiente. Arpa non ha nulla in contrario ad effettuare misure in loco alla presenza di esperti qualificati indicati dagli Enti locali o da altri soggetti rappresentativi del territorio».
furioso
30/06/2014 alle 19:52
Siamo davvero alle comiche. Arpa che per decenni non procede alla caratterizzazione dei rifiuti speciali conferiti in discarica, e che solo previa interrogazione alla Provincia è costretta ad ammettere di non aver mai avuto la strumentazione necessaria a procedere, adesso ci viene a dire che i cittadini fanno allarmismo??? Ma stiamo scherzando? In discarica la Guardia Forestale ha rilevato gravi disguidi nel Registro di carico e scarico dei rifiuti in entrata. Vogliamo ricordarlo? E vogliamo dire che Arpa non è mai riuscita a monitorare tutte le attività industriali sul territorio e che da sempre si accontenta spesso di semplici auto certificazioni?