6/6/2014 – “Credo che questa domanda di chiarezza e di verità la pretenda la città e la pretendo io per primo. E’ giusto che la magistratura faccia il suo lavoro per arrivare quanto prima in fondo a questo percorso”.
Ieri, in Sala Tricolore, a margine della cerimonia per la proclamazione del nuovo sindaco (col passaggio di consegne e di fascia da parte dell’ormai ex reggente Ugo Ferrari), il primo cittadino Luca Vecchi si è espresso anche (Gazzetta di oggi) sulla questione dei presunti brogli elettorali sollevata dal Movimento 5 Stelle, che ora è al vaglio della Procura.
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5/6/2014 – Alle 16,45 di oggi la commissione elettorale comunale, presieduta dal giudice Luca Ramponi, ha proclamato i risultati elettorali di Reggio, il nuovo sindaco Luca Vecchi e i 32 consiglieri comunali che entrano in Sala del Tricolore.
Subito dopo i plichi con verbali e schede elettorali sono stati trasportati in Prefettura, dove la Digos forse stasera stessa procederà al sequestro della busta contenente le 31 schede del seggio 7 provvisoriamente non attribuite dal presidente Pietro Drammis, e di tutte le schede elettorali del seggio 149 di via Premuda.
I prelievi sono stati ordinati dalla Procura della Repubblica nell’ambito dell’inchiesta messa in moto da due esposti dei Cinquestelle: nelle 31 schede del seggio 7 una stessa mano avrebbe aggiunto i nomi di due consiglieri del Pd, Salvatore Scarpino e Teresa Rivetti, su schede già votate. Casi analoghi si sarebbero verificati in via Premuda. Sulla vicenda ha deciso di indagare anche la Direzione distrettuale antimafia di Bologna.
La sorpresa riguarda il sequestro di tutti i plichi del seggio 149: l’atto potrebbe spiegarsi con il fatto che, mentre al 7 i voti “incriminati” sono stati separati dagli altri, in via Premuda quelli oggetto di contestazione sono finiti nel “mucchio” e di conseguenza le schede dovranno essere controllate una per una.
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INTERVENTO DEL SINDACO DI REGGIO EMILIA LUCA VECCHI IN SALA DEL TRICOLORE E DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA STAMPA. “SE SBAGLIERO’ CHIEDERO’ SCUSA, COME MI HA INSEGNATO LIGABUE”
Dopo la proclamazione degli eletti e il gesto simbolico del sindaco vicario uscente Ugo Ferrari, che gli ha consegnato la fascia Tricolore, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha rivolto un breve discorso ai neo consiglieri, di maggioranza e opposizione, ed ai cittadini presenti oggi pomeriggio nella Sala del Tricolore.
“Ringrazio gli elettori che ci hanno sostenuto in questo percorso – ha detto il sindaco Vecchi – Mi fa piacere che qui oggi siano presenti anche esponenti delle minoranze, delle opposizioni, perché ci sono momenti che hanno una valenza istituzionale e le istituzioni non appartengono soltanto a chi ha vinto, ma a tutti e sono rappresentative di tutta la città.
“Un ringraziamento particolare e personale desidero farlo a Ugo Ferrari, per come ha condotto l’Amministrazione e la città in questo ultimo anno; alla giunta uscente a cui mi lega un rapporto di stima e collaborazione sviluppatosi in tutti questi anni; e ai consiglieri che sia nel primo sia nel secondo mandato (i mandati 2004-2009 e 2009-2014, ndr) hanno avuto insieme a me il privilegio di fare questa bellissima esperienza di consigliere comunale. Vale a dire l’esperienza di chi è impegnato nel bene comune, sulle cose della propria città.
“Un ringraziamento speciale a Graziano Delrio, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, con il quale ho avuto il privilegio di collaborare per diversi anni, lui nel ruolo di sindaco, io nel ruolo di capogruppo del suo partito.
“Inizia un nuovo percorso amministrativo, che guarda avanti, si darà anche nuove priorità, dovrà saper interpretare le sfide principali del nostro tempo. Permettetemi però di dire che il mio pensiero oggi va anche e soprattutto a chi è venuto prima di me. Lo dico perché siamo a Reggio Emilia, una città che è stata definita la capitale della nobiltà della politica. Siamo una città che ha avuto un ruolo storicamente rilevante, dall’antifascismo alla Resistenza, alla Costituente e che ha svolto sempre un ruolo da protagonista durante tutto il Novecento, quel secolo che ha creato le condizioni affinché l’Italia si sviluppasse e si consolidasse nella democrazia, nella libertà e nei diritti dei più deboli.
“Il mio pensiero, lo dico con soggezione, va ai sindaci di questa città che dal dopoguerra in poi, da Cesare Campioli ad oggi, hanno creato le condizioni per riuscire a garantire un governo onesto, trasparente e credo all’altezza di ciò che la comunità chiedeva in ogni momento e in ogni tempo. Anche pensando a loro, credo serva grande umiltà quando ci si approssima all’esercizio di una funzione come quella di sindaco.
“Ho sviluppato in questi anni di lavoro consiliare una mia conoscenza e competenza sulla città, insieme a tanti altri, senza i quali non sarei potuto arrivare sin qui. Affronterò questo nuovo percorso con coraggio, con le nostre idee, con fiducia, ma anche con la dovuta umiltà e con la dovuta consapevolezza che siamo qui ad amministrare il bene comune, la città, che appartiene a tutti. E questo è lo spirito con il quale opereremo, con il quale credo faremo tante cose buone, e anche errori: se sarà necessario avremo il coraggio di fare un passo indietro. Credo – ha concluso il sindaco Vecchi – sia questo lo spirito giusto con il quale vada interpretato il ruolo di sindaco e le complessità che si presentano”.
A margine dell’incontro in Sala del Tricolore, il sindaco Luca Vecchi ha risposto ad alcune domande della stampa
“Affronterò questi anni che ci aspettano – ha detto il sindaco – con determinazione e fiducia, con grande rispetto di questa città e quindi anche con umiltà. Noi dobbiamo ogni giorno saper ascoltare la città. Non si amministra una città soltanto con le proprie idee, la si amministra con le proprie idee nella misura in cui queste idee sono in sintonia con le aspirazioni della comunità. Questo è lo sforzo vero che deve fare un amministratore pubblico. Penso che la politica debba rivelare il suo volto umano, la politica ha bisogno di manifestare il proprio lato di umanità. Un amministratore non deve avere soltanto l’orgoglio dei suoi risultati ma, come direbbe Luciano Ligabue, avere pure la forza di chiedere anche scusa. Credo sia lo spirito di lavoro giusto, che è in definitiva garantista degli interessi della stessa comunità: credo sia un approccio sobrio, discreto, equilibrato all’esercizio di una decisione pubblica che è ciò che accompagna ogni giorno il lavoro di un’Amministrazione”.
Sulla costruzione della nuova giunta, il sindaco ha detto. “Serve ancora qualche giorno. Si tratta di realizzare una squadra che per cinque anni lavora per il futuro della città. Bisogna non solo scegliere le persone giuste, ma anche creare e assegnare deleghe adeguate. Sono in condizione di muovermi in grande autonomia. Cercherò di comporre una squadra all’altezza del programma che abbiamo assunto come impegno davanti agli elettori. Sarà una giunta profondamente rinnovata, in grado interpretare un ricambio generazionale, perché questa città ha bisogno di investire sui giovani e sul futuro, e sarà un mix di competenze politico-amministrative e tecnico-professionali non necessariamente sviluppatesi soltanto in ambito politico.
“Ci sarà ad esempio una delega deputata allo Sviluppo economico, più che alla crisi, perché dobbiamo creare – ha concluso Vecchi – le condizioni affinché il territorio abbia la capacità di rimettere in moto investimenti pubblici e privati, e riuscire a creare le condizioni per generare occupazione e dare futuro in particolar modo alle giovani generazioni. E’ giusto quindi che vi siano uno o più assessori che abbiano al centro della propria azione questo tipo di obbiettivo”.
(Nota stampa del Comune)
Fausto
06/06/2014 alle 09:11
Ci vuole l’Ispettore Coriandolo !