4/6/2014 – Ancora un pestaggio in famiglia, e di una violenza inaudita, con calci e pugni, un tentativo di strangolamento e infine un coltello puntato alla gola. Un SMS inviato alla sorella, critico nei confronti del marito e “intercettato” da quest’ultimo, è bastato a mandare su tutte le furie l’uomo che l’altro pomeriggio ha massacrato di botte la moglie mandandola in ospedale.
Questa in sintesi l’ennesima vicenda di violenza domestica nei confronti di una donna, culminata con la denuncia in stato di libertà che i Carabinieri di Castellarano hanno inoltrato alla Procura reggiana nei confronti di un operaio 43enne, residente nel comprensorio ceramico, in ordine al reato di lesioni personali.
La donna, una 44enne italiana, è finita in ospedale dove è stata giudicata guaribile in 22 giorni per distorsione del rachide cervicale, contusioni multiple ed ematoma periorbitario sx, venendo dimessa dopo le cure del caso.
E’ stato il personale sanitario ad attivare i carabinieri che hanno quindi accertato l’inaudito caso di violenza domestica.
Il marito ha infierito sulla donna dapprima con schiaffi e pugni, poi con calci alla pancia per terminare stringendole il collo tanto da farle mancare il respiro. Riuscita a divincolarsi la donna fuggiva verso il bagno venendo però raggiunta dall’uomo che nel frattempo armatosi di un coltello da cucina lo puntava alla gola minacciandola di morte.
L’uomo ha desistito di fronte alle urla della moglie, che ha potuto così far ricorso alle cure dei medici del Magati. L’uomo è stato denunciato alla Procura per lesioni personali, e i Carabinieri indagano su possibili altri episodi di maltrattamento. Alla donna ora è ospitata dai congiunti.