di Pierluigi Ghiggini
6/6/2014 – «La nostra non sarà un’opposizione miope, ma state certi che daremo battaglia». Questa la linea che i consiglieri di Forza Italia Giuseppe Pagliani e Claudio Bassi terranno in Sala del Tricolore. L’hanno annunciata ed enunciata questa mattina nella sede di via Roma, insieme a Fabio Filippi, reggente provinciale del partito, consigliere regionale e candidato alle europee, nel corso di una conferenza stampa di commento ai risultati elettorali.
Tutti e tre si sono dichiarati più che soddisfatti dei risultati personali conseguiti: Filippi 10 mila 547 preferenze nel Nord Est, di cui 8 mila 331 in Emilia-Romagna e 3 mila 464 in provincia di Reggio Emilia; Pagliani, capolista al comune di Reggio, 671 preferenze; e Claudio Bassi, numero 2 della lista azzurra, 468 preferenze su un totale di 6 mila 238 voti di lista (7,6%).
Altra musica per il risultato complessivo del partito, in caduta libera anche a Reggio. Nell’analisi del voto distribuita ai giornalisti, Filippi ha attribuito la sconfitta a questi fattori:
a) Alle amministrative precedenti il Centrodestra era alla guida del Paese, mentre attualmente al governo c’è il Centrosinistra «sostenuto anche da esponenti Ncd, eletti nel Pdl, situazione che ha creato ulteriore confusione tra gli elettori»;
b) «Alle precedenti amministrative il Movimento 5 Stelle era agli albori, mentre attualmente ricopre, a tutti gli effetti, il ruolo di terzo polo»;
c) «L’impossibilità per il presidente Berlusconi di fare campagna elettorale e di candidarsi»;
d) Le scissioni interne al partito con la nascita di Fratelli d’Italia e Ncd;
e) Il calo della percentuale dei votanti a Reggio Emilia, passata dal 78,66 al 72,96, «che ha penalizzato maggiormente Forza Italia e gli altri partiti del Centrodestra».
«Non siamo certo spaventati di essere in due in Consiglio rispetto ai cinque di prima – ha detto Claudio Bassi, che era anche l’unico in lista della pattuglia eletta nel 2009 – Penso che Forza Italia abbia pagato a caro prezzo l’assenteismo e la disaffezione verso la politica, che i fatti di questi giorni – scandali Mose, Expo, Policlinico di Modena – faranno aumentare ancora. Evidentemente le lezioni del passato non sono servite a nulla».
Duro il commento anche sul caso dei brogli nei seggi reggiani, episodi su cui indaga anche la Direzione distrettuale antimafia: «Un fatto gravissimo – dice Filippi – perchè in un modo o nell’altro sono state toccate schede intangibili. E’ necessario arrivare in fondo a una vicenda che purtroppo assomiglia a un vaso di Pandora».
«Quello che è accaduto nelle primarie del Pd era stato un presagio. Ora dal presagio siamo quasi alla certezza che le schede siano state manipolate: evidentemente a sinistra lo hanno per vizio. Noi continuiamo a ricevere testimonianze sconcertanti su quello che è accaduto ai seggi, e francamente è inquitante», ha chiosato Pagliani.
E il famoso tavolo delle opposizioni? L’architetto Vaccari ha risposto con un no sprezzante. Risponde Pagliani: «Io ho parlato di un tavolo delle opposizioni di centro-destra e dei movimenti civici, non dei grillini».