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17/6/2014 – Allarme per i 177 lavoratori Newlat di Reggio (stabilimento di latte e latticini, della gloriosa Giglio) per i quali in febbraio doveva scattare la cassa integrazione in deroga.
Ma l’assegno della cassa non l’hanno mai visto: aspettano inutilmente da sei mesi, e intanto fra soli quindici giorni scadrà il trattamento (teorico) di Cig in deroga. Come vivranno questi lavoratori e le loro famiglie, mentre è in corso un affannoso tentativo per riqualificare e ricollocare i cosiddetti “esuberi”? Un caso eclatante, emblematico della situazione in cui si trovano molte migliaia di lavoratori in tutta Italia colpiti dal mancato rifinanziamento della Cig in deroga.
L’allarme è stato lanciato dai sindacati di categoria Flai-Cgil e Fai-Cisl dopo l’ultimo incontro in Provincia per la verifica dell’accordo stipulato in gennaio.
“Le parti – spiegano i sindacati in un comunicato – si sono trovate di fronte a due problematiche:
– da un lato lo sblocco dei fondi (nazionali) per la cassa in deroga / primo semestre 2014, per la quale a tutt’oggi i lavoratori non hanno percepito un euro dopo quasi 6 mesi dalla stipula dell’accordo, determinando una situazione insostenibile per tante famiglie;
– dall’altro lato la necessità di ottenere un ulteriore periodo di cassa in deroga dopo il 30 di giugno, per continuare il percorso di gestione degli esuberi, anche attraverso percorsi di formazione mirata e di riqualificazione per una rioccupazione dei lavoratori – che le parti stanno studiando – accompagnato però dal necessario rilancio dell’attività industriale, condizione indispensabile alla sopravvivenza della divisione lattiero-casearia”.
“Tale percorso – ribadiscono i sindacati – se chiuso anzitempo per la mancanza di ammortizzatori sociali, porterebbe ancora a situazioni drammatiche”.
“Questi mesi – ribadiscono i sindacati – hanno permesso l’uscita di un discreto numero di lavoratori per scelta volontaria, che hanno alleggerito il peso complessivo degli esuberi, anche se il problema rimane ancora aperto. Lavoreremo in tutti gli ambiti, sia nei confronti dell’Azienda, sia nei
confronti delle Istituzioni, per ottenere gli obiettivi che abbiamo richiamato sopra”.
“Diventa però fondamentale che le Istituzioni riconoscano l’assoluta necessità di intervenire sugli ammortizzatori in deroga.
Per questo – concludono i sindacati – come per le migliaia di altri casi aperti nel nostro Paese, a soli quindici giorni dalla scadenza degli attuali ammortizzatori, il destino di migliaia e migliaia di lavoratori e famiglie dipende dalle decisioni della politica e del Governo che non può far mancare un sostegno fondamentale nel momento più duro che questa
quinquennale crisi ha creato”.