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“Warming”! Arriva il caldo africano: lunedì anche 35°. Le previsioni di Luca Lombroso

5/6/2014 – Ci aspettano giornate torride. La prima ondata di caldo estivo durerà sino all’inizio della prossima settimana, con temperature che a Reggio e Modena potrebbero raggiungere i 35 gradi.

gif_animateE’ la previsione formulata dall’Osservatorio Geofisico dell’università di Modena e Reggio. La causa va ricercata nell’espansione dell’anticiclone subtropicale, in parte africano, che si rafforzerà in particolare dal fine settimana, con temperature in risalita dagli attuali 26-27°C, valori perfettamente in linea con la stagione, fino a spingersi a 30-32°C sabato 7 giugno, 32-34°C nella giornata di domenica 8 giugno e forse, da confermare, sui 35°C a inizio settimana.

Questi valori però potrebbero anche portare, in montagna, i primi temporali di calore. A parziale consolazione, le notti – almeno inizialmente – saranno sopportabili e fuori città al di sotto della soglia di “notte tropicale”, che si verifica quando si raggiungono i 20°C di temperatura minima.

Caldo record? “A meno di sorprese clamorose no. Ancora una volta – avverte il meteorologo Luca Lombroso, direttore dell’Osservatorio – avremo un’ondata di caldo che fino al secolo scorso sarebbe stata fra quelle rare a giugno, ma che ormai sono diventate la classica eccezione che conferma la regola: il pianeta si scalda, e nel nostro territorio uno degli effetti più vistosi sono proprio le ondate di caldo”.

Intanto anche il mese di maggio 2014 è andato in archivio  con una temperatura media superiore alla media climatologica. Questo il resoconto stilato dall’Osservatorio, costola del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”. “Intendiamoci – precisa Lombroso – nessun record e nessuna anomalia particolare ma il mese, chiudendo con una media di 19.3°C, risulta di circa mezzo grado superiore al riferimento del periodo 1981-2010 che è stato di 18.7°C”.

Con maggio si è chiusa anche la primavera meteorologica, una primavera in cui le anomalie per quanto riguarda la temperatura sono più evidenti. Limitando l’analisi ai dati raccolti presso la stazione storica dell’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma a Modena, così da poter effettuare un raffronto con la lunga serie storica disponibile su Modena grazie alla lungimiranza del Duca Francesco IV d’Este e di Giuseppe Bianchi, spronati da Giovan Battista Amici.

La temperatura media della primavera 2014 risulta di 15.8°C, quasi 2°C sopra la media di riferimento per il periodo, che fa sì che quella di quest’anno sia stata la quinta primavera più calda dal 1860. Curiosamente il record resta fermo alla primavera 1945, l’anno della liberazione, con 16.8°C, ma quello fu un episodio isolato e il dato è dubbio perché proprio a causa delle guerra le misure furono spostate presso il Palazzo del Rettorato.

Sostanzialmente nella media le piogge primaverili, con 195.3 mm rispetto ai 173.0 mm della climatologia.

Più marcate le anomalie nelle temperature se estendiamo il confronto sui primi 5 mesi del 2014, che sono veramente a un passo dai record. La temperatura media di questo primo scorcio dell’anno, infatti, è risultata di 12.7°C, nettamente al di sopra dei 10°C attesi come riferimento, che – fino a questo punto – valgono per il 2014 il secondo gradino del podio. “Solo nel 2007, con 13.1°C di media nei primi 5 mesi, – commenta Luca Lombrosogli effetti locali del global warming, perché di questo sono convinto si tratti, è stato più caldo di quest’anno. Del resto è notevole come prima di quell’anno mai il primo pentamestre superò un valore medio di 11.8°C”.

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