14/5/2014 – Martedì sera un ennesimo incidente stradale è avvenuto in via Settembrini, all’altezza del famigerato dissuasore mobile: una vettura lo ha colpito mentre si stava alzando, e ne ha divelto la parte superiore. Due candidati di Progetto Reggio, Alberto Braglia e Eugenio Sassi, annunciano un nuovo esposto sul pilomat “per segnalarne la pericolosità”. E la candidata civica Cinzia Rubertelli torna a dare battaglia su una questione su cui lo scontro tra residenti della zona e amministrazione comunale non trova soluzione.
“È l’ennesima dimostrazione di quanto questa soluzione per la viabilità sia pericolosa – sostiene il candidato sindaco Cinzia Rubertelli– Occorre trovare modi alternativi che limitino il traffico sulla via, senza però danneggiare i cittadini che, adesso, rimangono isolati per ore negli orari in cui il pilomat è attivo”.
Il dissuasore mobile è in funzione dalle 7.30 alle 9 e dalle 17.30 alle 19: se da un lato ha certamente ridotto il traffico su una strada che in molti percorrevano al mattino per evitare le code, dall’altro ha danneggiato anche 180 residenti della zona, costretti a lunghi tragitti alternativi anche solo per raggiungere un tratto più a nord della stessa strada. “Abbiamo calcolato che ora ci servono dai 15 ai 25 minuti per percorrere un tragitto per il quale di solito ne impiegavamo solo tre – spiegano Eugenio Sassi e Alberto Braglia, candidati per Progetto Reggio e da mesi impegnati a chiedere soluzioni alternative per via Settembrini –. Tutto questo ha un costo per le nostre famiglie che va dai 600 ai 1000 euro l’anno per ogni vettura: una spesa insostenibile, alla quale siamo stati costretti dall’assurda decisione di una giunta comunale che non ha mai voluto ascoltare né noi né il difensore civico regionale che aveva raccomandato una maggior attenzione alle richieste di chi vive nel quartiere. Non hanno mai programmato nulla sull’asse nord-sud della città, e ora le conseguenze della loro immobilità si vedono nel caos provocato in via Settembrini”.
I residenti hanno annunciato di voler fare un esposto al prefetto, in attesa che il Tar si pronunci, a ottobre 2014, sul ricorso già presentato. Ma le soluzioni alternative sarebbero già a disposizione: “Si deve partire dal completamento della pista ciclopedonale – conclude Cinzia Rubertelli – Di certo il traffico su questa via andava regolamentato, ma la scelta attuale ha ottenuto solo di danneggiare i residenti della zona alta di via Settembrini, riuscendo a congestionare ancora di più la viabilità di Canali e di Fogliano (frazione alla quale era stata promessa già dieci anni fa una tangenziale, per la quale è stato individuato solo un progetto di corridoio). È l’ennesimo pasticcio provocato da chi ha governato la città senza l’ascolto e il dialogo con i cittadini. Le promesse che stanno facendo sulle ulteriori modifiche degli orari in cui è in funzione il pilomat sono solo un palliativo: le scelte sul dissuasore mobile di via Settembrini andranno riviste, per fare in modo che chi abita qui possa godere della strada su cui vive senza limitazioni, e in sicurezza”.