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“Commissione d’inchiesta sul crac CMR. I responsabili devono rispondere ai reggiolesi

di Pierluigi Ghiggini

5/5/2014 Impegno solenne per una commissione d’inchiesta sul crac della Cmr. Lo ha annunciato Manuel Negri, candidato sindaco della lista di centro-destra “Ricostruiamo Reggiolo”. Negri ha spiegato il senso di dell’iniziativa a Reggio Report.

“Il disastro della Cooperativa Muratori Reggiolo, che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie e il caso della Cava Margonara impongono chiarezza. Chiarezza dovuta all’intera popolazione sulle responsabilità dei vertici Cmr e sulle commistioni con le amministrazioni comunali”. Da qui l’impegno per una commissione d’inchiesta.

Manuel Negri spiega che “a distanza di circa due anni, dopo aver cercato di anestetizzare un intero paese sulla vicenda e minimizzare quanto accaduto, si impone la necessità di tornare sulla vicenda Cmr, al fine di poter focalizzare l’attenzione sulle responsabilità dei vertici della stessa cooperativa e le commistioni con le amministrazioni che si sono succedute alla guida del Comune”.

“La Lega Coop – prosegue – è riuscita, attraverso un’operazione di abile propaganda politica, ad acquisire una parte del credito dei risparmiatori; mentre più di un artigiano, che avrebbe invece dovuto esser privilegiato, è risultato essere la vera parte lesa.

“Questa categoria – dice ancor Negri – rappresenta il mondo del lavoro e oggi si ritrova in serie difficoltà, ma nessuno se ne ricorda, molto probabilmente perché questi non sono iscritti ad alcun sindacato, nessuno si è chiesto o preoccupato del fatto che svariati padri di famiglia e titolari di piccole imprese non solo sono rimasti senza lavoro, ma non hanno potuto pagare i propri dipendenti; si sono trovati nell’impossibilità di versare regolarmente i contributi, di ottemperare i propri impegni finanziari con le banche e di pagare i propri fornitori; provocando un impoverimento sociale che ha investito tutto il territorio. Questo basterebbe a sfatare il falso mito della “mamma Cmr”, vista come sinonimo di progresso economico – aggiunge Manuel Negri – 180 milioni di euro circa andati in fumo; questi i valori su cui è stata fatta la proposta di concordato”.

Come può esser giustificabile che l’intero Cda del gruppo abbia volutamente taciuto sul fatto che, fin dal novembre 2011 i garanti (banche e gruppi assicurativi) non hanno rinnovato le fidejussioni sulle cambiali finanziarie e, nonostante questo, continuavano a sollecitare la raccolta dei risparmiatori?”.

“Così come – insiste il candidato di Ricostruiamo Reggiolo – “gli stessi dipendenti di Cmr, fino a 10 giorni prima della messa in liquidazione del gruppo avevano ricevuto l’invito da parte dei vertici, a versare una quota della loro retribuzione sui libretti. Più di qualcuno sapeva, rigorosamente taceva e, ancor oggi, l’intero sistema cooperativo continua ad erigere un muro di gomma intorno alla vicenda”.

E tutto questo “mentre un intero paese si ritrova prono ed in soggezione, portato quasi alla convinzione che nessuno ha colpe, che l’accaduto è riconducibile alla crisi economica che investe l’intero Paese, quando lo stesso comitato creditori, rappresentato e promosso da membri espressione del rapporto simbiotico tra gruppo cooperativo ed amministrazione, si prodiga a proporre l’assistenza legale ai risparmiatori”.

“La prossima amministrazione avrà il compito ed il dovere di promuovere un’azione di trasparenza, improntata a salvaguardare gli interessi dei risparmiatori coinvolti e soprattutto nei confronti dell’intera cittadinanza; l’istituzione di una commissione d’inchiesta che faccia chiaramente emergere le concrete responsabilità sull’operato dei membri del Cda”.

IL CASO DELLA CAVA MARGONARA

Manuel Negri punta il dito anche sulla vicenda della cava Margonara, vicenda su cui è calato un silenzio impressionante, ma che è stata “messa in luce dai consiglieri d’opposizione Antonio Cilidonio e Fabio Moretti, attraverso un esposto depositato alla Corte dei Conti di Bologna nel quale si denuncia la presunta mala-gestio di due amministrazioni comunali. Nella fattispecie si chiede di fare chiarezza sul fatto che, con riferimento alla convenzione stipulata per la concessione dei diritti di escavazione della cava Margonara, il Comune di Reggiolo non abbia preteso alcuna garanzia fidejussoria a tutela di eventuali morosità, oltre ad essere rimasto completamente  quiescente di fronte ai mancati pagamenti dei canoni convenuti per un importo pari a circa €. 300.000.

Infine, occorrerà fare chiarezza anche sul fatto che, nonostante la convenzione contemplasse la risoluzione anticipata in caso di mancato pagamento, il Comune non si sia mai avvalso di tale clausola, omettendo la tutela del proprio credito ma, soprattutto omettendo di chiedere la restituzione del bene dato in concessione per poterlo affidare a soggetti terzi maggiormente affidabili”.

Quante opere sociali si potevano concretizzare con €. 300.000….

“Non solo non sono state reclamate le locazioni impagate, ma si è solertemente provveduto a rinnovare la convenzione alla Cmr Industriale, concedendo addirittura un aumento della cubatura dell’estrazione”.

Anche qui tanti sapevano ed altrettanti tacevano…

“Chi doveva vigilare e tutelare la casse del comune non può esimersi da responsabilità, chi doveva controllare ha fatto finta di nulla, pur ricoprendo incarichi di rilievo come l’ex sindaco e l’attuale, unitamente agli assessori al bilancio, al responsabile dei servizi amministrativi ed al revisore dei conti.

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