14/5/2014 – Di nuovo alla ribalta terremoto e danni all’economia, in un seminario in programma domani, giovedì 15 maggio a Reggio Emilia, dedicato alla sicurezza delle strutture produttive.
L’incontro, promosso dall’Ordine degli ingegneri di Reggio Emilia e organizzato da Reglass H.T. S.r.l. col patrocinio di Isi, Ingegneria sismica italiana, Ordine degli architetti e Collegio geometri di Reggio Emilia, è al Centro Congressi Simonazzi di via Turri 55/a dalle ore 9,30 alle 13,30.
Intervengono Lucio Iotti consigliere e responsabile della commissione strutture dell’Ordine degli ingegneri di Reggi, Francesco Ottaviano titolare STUDIOTTAVIANO, ingegneria edile e strutturale, Andrea Vittorio Pollini del Dicam dell’università di Bologna, Marco Cossu e Devis Sonda di Miyamoto International (Milan).
Nel capoluogo di una delle 6 province del Cratere viene ricordato così il secondo anniversario dal sisma che ha colpito Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Al centro del convegno le attività produttive e le disastrose ripercussioni sull’economia dell’area, seguite al danneggiamento degli edifici industriali. Partendo da una panoramica sul quadro normativo regionale saranno presentati alcuni esempi di opere realizzate con soluzioni progettuali moderne e innovative.
L’ing. Francesco Ottaviano, che ha preso parte a numerosi lavori all’Aquila, esporrà alcuni casi concreti di ristrutturazione e ripristino di edifici danneggiati dal sisma. Gli ingegneri Marco Cossu e Devis Sonda entrambi a capo della sede italiana di Miyamoto internationl, studio internazionale di progettazione antisismica con filiali in tutto il mondo, parleranno invece di nuove tecnologie per l’adeguamento e il miglioramento sismico delle strutture.
L’ingegner Pollini spiegherà il funzionamento e illustrerà alcuni dati tecnici del dispositivo Sismocell, brevettato da Reglass H.T. e messo a punto in collaborazione con l’Università di Bologna. Si tratta di una cella cilindrica di dimensioni ridotte in acciaio e fibra di carbonio, che, applicata in corrispondenza del nodo trave pilastro dei capannoni industriali, consente di dissipare l’energia dell’azione sismica annullandone, entro certi limiti, gli effetti distruttivi.