7/5/2014 – “Il progetto del Park Vittoria è superato. Era valido 15 anni fa, ma ora non è più attuale”.
Il de profundis sul parcheggio interrato in costruzione in piazza della Vittoria fra mille opposizioni e non pochi problemi di tipo operativo, lo ha pronunciato Stefano Landi, presidente della Camera di commercio di Reggo e presidente uscente di Unindustria. Una dichiarazione clamorosa, persino inattesa, pronunciata a corollario della conferenza stampa nella quale Landi ha presentato le trenta richieste degli industriali (sintetizzate per così dire in quindici pagine) ai candidati sindaci di Reggio.
Certamente l’affermazione è destinata a pesare, sia perché il Park Vittoria è uno dei temi principali dello scontro elettorale, e anche perché non la prenderà bene Giorgia Iasoni, già presidente dei giovani industriali e moglie di Filippo Lodetti Alliata, amministratore della Reggio Emilia parcheggi, concessionaria dell’opera (costituita da Apcoa, Final e Pac spa).
Nelle sue trenta richieste, Unindustria chiede fra l’altro la metropolitana di superficie per collegare il centro con la stazione Mediopadana (idea di Santiago Calatrava), la realizzazione del casello dedicato Reggio Est per collegare direttamente la Mediopadana all’A1, il pieno sviluppo del Tecnopolo con l’acquisizione di altri capannoni del ex Reggiane.
Gli industriali insistono soprattutto sulla riduzione del carico fiscale, in particolare l’azzeramento della Tasi sui fabbricati destinati alla produzione, più sforzi per rendere attrattivo il territorio e soprattutto agevolazioni fiscali per le imprese che assumono e investono in impianti compatibili con l’ambiente. Inoltre va realizzato l’impianto di trattamento rifiuti (Tmb). Da un punto di vista istituzionale, Unindustria è per lo “smantellamento della macchina burocratica”, anche attraverso indispensabili fusioni fra i comuni.