Scoperta altra rapina dello stupratore senegalese. Per le lucciole è la fine di un incubo

9/5/2014 – Il  senegalese Mbengue Mamadou, arrestato lo scorso 2 maggio per violenza sessuale e rapina in danno di una prostituta, è stato riconosciuto come l’autore di un’altra rapina, avvenuta la sera del 25 aprile sulla via Emilia ai danni di una lucciola dell’est Europa.

L’uomo, a bordo della sua macchina, aveva portato la donna in un luogo appartato. Qui lei ha chiesto il pagamento anticipato, ma lui dopo aver fatto finta di cercare il denaro, ha aperto il portaoggetti e ne ha estratto un coltello, puntandolo contro  la donna mentre afferrava la borsetta poggiata sulle gambe.

La donna spaventata riusciva a fuggire via, mentre l’uomo soddisfatto del bottino se ne andava. In Questura la donna ha fornito la descrizione del rapinatore e delle cose contenute nella borsa, tra cui il proprio telefono cellulare.

Dopo l’arresto del senegalese, la ragazza ha riconosciuto come suo il cellulare in possesso dell’uomo, ma soprattutto attraverso le fotografie ha riconosciuto il rapinatore e stupratore seriale.

La Squadra Mobile, così, ha denunciato Mbengue Mamadou, attualmente ristretto nel carcere cittadino, per un’altra rapina aggravata.

Durante le audizioni gli investigatori hanno ricevuto l’apprezzamento delle giovani prostitute: per loro quell’arresto è stata una liberazione perché non hanno più l’incubo del rapinatore seriale.

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