Pesta la figliastra e minaccia la convivente: marocchino arrestato. Maltrattamenti: 100 casi in 4 mesi

13/5/2014 – L’aumento esponenziale dei maltrattamenti in famiglia e dei casi di stalking è chiaramente un segno del degrado morale e culturale che investe tutti i livelli della società. Il fenomeno preoccupa non poco le autorità, e lo conferma l’attenzione riservatagli dal Questore di Reggio Emilia Domenico Savi, che a questo tema ha dedicato l’apertura della sua relazione annuale alla Festa della Polizia.

Nel 2013 – ha detto Savi – sono stati trattati ben 167 casi relativi a maltrattamenti e stalking, e di questi ben 52 notizie di reato sono state acquisite direttamente dalla Squadra Mobile. E nei primi quattro mesi di quest’anno, sino a fine aprile, i casi trattati sono già un centinaio. Ciò probabilmente è dovuto al fatto che le donne prendono coraggio, trovano assistenza e quindi denunciano di più. Ma la crescita del fenomeno, in parallelo con l’aumento della popolazione straniera, è incontestabile.

A conferma di questa tendenza preoccupante, l’ ultimo caso in ordine di tempo, venuto a galla proprio oggi.

Un marocchino di 44 anni è stato denunciato dalla Polizia per i maltrattamenti inflitti alla convivente e a sua figlia, una minorenne. Gli agenti erano intervenuti una prima volta alle 21 di ieri sera, in zona Santa Croce, per una lite in famiglia. Avevano trovato l’uomo, con una bimba piccola, figlia sua, in braccio.

Il marocchino poco prima aveva litigato con la figlia maggiore della sua compagna, un’italiana. Il motivo del litigio, stando a quanto il marocchino ha detto agli agenti, stava nel fatto che la figlia naturale della compagna avrebbe sgridato la piccina in modo eccessivo. La figlia della sua compagna, nel frattempo, si era allontanata con una sua sorella maggiore. La calma sembrava essere tornata, e gli agenti sono andati via.

Ma, due ore dopo, al pronto soccorso si è presentata la ragazza che aveva sgridato la piccola, accompagnata dalla madre. Quest’ultima ha raccontato agli agenti che, tornata dal lavoro, aveva appreso del litigio, e che non era stato un litigio normale. Si era infatti concluso con botte alla ragazzina, e per questo l’aveva portata al pronto soccorso. Ha anche aggiunto che quando la figlia aveva cercato di allontanarsi da casa portando con sé la piccina, l’uomo l’aveva minacciata con un coltello da cucina. Mentre gli agenti la stavano ascoltando al pronto soccorso, la donna ha ricevuto una telefonata dal marocchino: l’uomo le ha detto che intendeva raggiungerla, per  “finire quanto iniziato a casa”.

Il marocchino è stato poi rintracciato e portato in Questura, dove è stato denunciato per lesioni e minacce aggravate. La madre, che ha raccontato di subire maltrattamenti da anni, è intenzionata a sporgere querela, come anche sua figlia. La ragazzina ha riportato lesioni giudicate guaribili in due giorni.

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Una risposta a 1

  1. Stillicidio Rispondi

    14/05/2014 alle 08:50

    Cultura di violenza e sopraffazione, profondamente maschilista , e la nostra s’accoda.
    Coda biforcuta e alla doppia faccia&morale.

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