Sylvester morì cadendo dal secondo bus: prosciolto l’autista del primo. L’equivoco sbrogliato in Tribunale

8/5/2014 – L’incidente probatorio avvenuto questa mattina in udienza davanti al giudice Antonella Pini Bentivoglio, pm Stefania Pigozzi, ha confermato che lo studente di 14 anni Sylvester Agyemang non era caduto, restando ucciso, alla fermata Seta di porta Santa Croce a Reggio, dal primo autobus partito da Rubiera, bensì dal secondo che lo seguiva praticamente a ruota.

Lo dimostrano le riprese effettuate dalle telecamere di quel tratto di viale Timavo: l’autobus partito per secondo da Rubiera, nove minuti dopo il primo, la mattina del 13 gennaio è arrivato secondo anche alla fermata della tragedia. Lo si è accertato con un’analisi attenta delle immagini, perché i due mezzi, apparentemente uguali, hanno in realtà piccole differenze nell’aspetto esterno della carrozzeria.

Così è stato definitivamente prosciolto il primo autista indagato. L’indagine sul secondo autista va intanto avanti, e si dovrà valutare se sottoporre a perizia l’autobus della tragedia, che lui guidava. Il mezzo è stato posto sotto sequestro, ma molto tempo dopo il fatto, quando ci si accorse dell’incredibile errore.

Lo scambio tra i due mezzi, com’è noto, è stato originato da un’errata valutazione dell’autista del mezzo della linea 4, un errore che ha condizionato i passaggi successivi dell’inchiesta: avendo visto che era accaduto un incidente alla fermata di porta Santa Croce, e avendo poi visto il collega alla guida del primo autobus arrivato da Rubiera, il conducente della linea 4 aveva pensato che il ragazzino fosse caduto dal suo Jumbo, e gli aveva chiesto spiegazioni. L’altro era caduto dalle nuvole. Seguendo l’errore, i vigili avevano sequestrato l’autobus da lui guidato e la procura lo aveva indagato per omicidio colposo.

Nessuno aveva tenuto presente che gli autobus che a quell’ora arrivano a Reggio da Rubiera sono due: quello che parte prima fa diverse fermate, il secondo fa una linea praticamente diretta, e quindi è più veloce, ma non riesce a raggiungere o a sorpassare il primo, a meno che non ci siano straordinari problemi di traffico. Se dell’avvenuto incidente si era accorto l’autista della 4, arrivato terzo sul posto, il sinistro doveva necessariamente riguardare il secondo autobus. Restava il dubbio, per gli eventuali problemi di traffico, su chi fosse effettivamente arrivato secondo alla fermata.

Le telecamere sul viale hanno risolto l’interrogativo, mostrando che i due mezzi sono arrivati con la stessa successione con la quale erano partiti. Tre altre telecamere, montate sulla parte anteriore dei mezzi di Seta, hanno mostrato che i tre mezzi hanno effettivamente effettuato i percorsi programmati (quelli dei due partiti da Rubiera sono diversi, a parte il tratto comune) e con i tempi normali.

La telecamera del numero 4 mostra l’assembramento di soccorritori attorno al corpo del giovane Sylvester. Intanto, per sabato pomeriggio, alle 16, gli studenti autorganizzati hanno organizzato un presidio in piazza Prampolini contro Seta, accusata di aver insabbiato le prove (su questa ipotesi in procura è aperto un fascicolo, senza indagati), e contro il Comune. Sono entrambi accusati di praticare politiche antisociali ed affaristiche.

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