28/5/2014 – I Carabinieri lo hanno colto in flagrante mentre stava scaricando con Emule, il popolare software di scambio file, video e fotografie di carattere pedopornografico. In manette, lo scorso mese di aprile, era finito un pensionato 71enne residente in provincia di Parma, accusato di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.
Nella memoria di un hard disk esterno trovato nella sua abitazione sono stati rinvenuti oltre 16mila file illegali, per un totale di 50 gigabyte. A un mese di distanza dal suo arresto il pensionato ha ottenuto i domiciliari in un comune dell’Appennino reggiano dove però i Carabinieri di Toano, al primo controllo (contrariamente a quanto aveva specificato da chi lo accoglieva nella dichiarazione di ospitalità), hanno accertato la presenza di un’area frequentata da bambini con un età compresa dai 3 ai 12 anni.
Considerato atto che all’epoca dell’arresto in flagranza sul cellulare del pensionato vennero rinvenute anche fotografie di bimbi colti in attività quotidiane come giocare ai giardini pubblici o a passeggio con i genitori, i Carabinieri di Toano ritenendo controindicato il luogo di detenzione domiciliare hanno subito richiesto l’aggravamento della misura che è stata immediatamente recepita dal Gip del Tribunale di Bologna che ha disposto l’applicazione della custodia in carcere.
Ieri sera i Carabinieri di Toano ricevuto il provvedimento vi hanno dato esecuzione conducendo il pensionato nel carcere di Reggio Emilia. Il 71enne era stato arrestato dai Carabinieri grazie a una complessa indagine iniziata nel settembre scorso. Un uomo era stato notato più volte in atteggiamenti sospetti nei pressi di un asilo in provincia di Parma: si avvicinava alla recinzione durante la ricreazione dei bambini e cercava di approcciarli con strane richieste, come tirare fuori la lingua o alzare la maglietta. Una maestra era riuscita anche a scattargli una foto. Accortosi di essere osservato, l’uomo si era allontanato in fretta a bordo di un’auto il cui numero di targa era stato parzialmente annotato da un testimone.
Dopo alcune settimane di indagini, ai carabinieri è arrivata un’altra segnalazione da una mamma. Mentre aspettava che la sua bambina terminasse una lezione di danza, la donna aveva notato e fotografato col cellulare un anziano che, attraverso una vetrata, spiava le piccole durante i balletti. Il sospetto è stato individuato e sottoposto a perquisizione è stato beccato mentre aveva attivato il download da Emule di una cinquantina di file pedopornografici. Nel cellulare e nel disco esterno, poi, la scoperta dell’ingente quantitativo di foto e video dal contenuto pedopornografico.
Da qui l’arresto: ma dopo un mese si è scoperto che il luogo dove era ai domiciliari è frequentato da bambini. Tanto è bastato perché per lui si aprissero le porte del carcere dove ieri è stato condotto dai Carabinieri di Toano.