Credem, cultura creativa fra i soldi. I bambini diventano antichi romani nel sito archeologico di palazzo Spalletti

12/5/2014 – Il Credem ha aderito alla prima edizione del Festival della Cultura Creativa promosso dall’ABI, in programma in 50 città italiane per un totale di 70 eventi. A Reggio Emilia gli unici incontri in programma saranno ospitati presso Palazzo Spalletti Trivelli, sede del Credem, in via Emilia San Pietro 4 nelle giornate tra il 14 e il 16 maggio.

Sito archeologico del Credem, palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia

Sito archeologico del Credem, palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia

Come “Invito a Palazzo”, la tradizionale apertura delle sedi degli istituti di credito italiani per poter ammirare le opere artistiche e le collezioni d’arte custodite all’interno degli edifici che si svolge abitualmente in autunno e che quest’anno sarà il prossimo 4 dottobre, il Festival si inserisce tra le occasioni che consentono al Credem di proporsi nella promozione della cultura nell’ambito del suo territorio.

Il titolo scelto da Credem per questa iniziativa è “Noi cittadini di Regium Lepidi” e il tema proposto come filo conduttore per questa prima edizione è “Il Museo Immaginario”: abbandonate le sue mura, il museo diventa per i bambini e i ragazzi il luogo nel quale esprimere e liberare la loro creatività, in un quadro di crescita civile.

Nell’ambito di questo evento, la banca apre le porte del sito archeologico ad alcune scuole elementari, promuovendo il legame con il territorio e con la comunità partendo dai suoi componenti più piccoli che, giocando e con loro fantasia, imparano a comprendere e rileggere il passato della loro città.

Dopo aver presentato ai ragazzi l’importanza del sito archeologico e la storia della città durante l’impero romano, sarà rievocata la piazza del Foro, centro nevralgico della città in epoca imperiale. Attraverso una drammatizzazione nella quale gli alunni delle scuole, travestiti da avventori (tra i quali matrone, soldati), da artigiani e altri personaggi pronti per mettere in vendita i propri prodotti (ad esempio un vasaio, un contadino, un fabbro, uno scultore, un panettiere) verrà ricreata, grazie alla creatività e all’immaginazione dei ragazzi, una giornata di un mercato di 2000 anni fa nella nostra città, ambientata suggestivamente sotto le antiche vestigia romane.

L’iniziativa che coinvolgerà circa 80 bambini e ragazzi, provenienti da scuole elementari di Reggio Emilia e provincia accompagnati dalle loro insegnati, permetterà ai partecipanti di poter apprendere e toccare con mano mestieri e situazioni del passato.

“Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa”, ha commentato Giorgio Ferrari Presidente di Credem, “perché ci permette  di presentare la banca in un modo alternativo ai ragazzi coinvolgendoli in attività che rievocano momenti storici del passato. Per la banca è sempre un momento di grande soddisfazione, poter essere vicini alla città e ad eventi culturali di questo tipo, soprattutto se rivolti a bambini e ragazzi”.

Oltre alla collezione di dipinti antichi del ‘500, del ‘600 e del ‘700 e una rara raccolta di arte orientale, all’interno della sede Centrale del Credem, in via Emilia San Pietro 4, si preserva il più ampio scavo archeologico condotto in città ai primi del Novecento che, realizzato all’inizio degli anni Ottanta, ha messo in luce le rovine del cuore della Reggio romana e la piazza del Foro. Oltre ad essere il luogo nel quale sorgeva la Basilica, il tribunale civile, il Foro era anche il punto di ritrovo e di mercato degli abitanti di Regium Lepidi, antico nome della nostra città.

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Una risposta a 1

  1. Carlo Rispondi

    13/05/2014 alle 21:37

    Mi auguro che venga valorizzato il palazzo Credem anche per essere stata l’abitazione dei Guicciardi, la cui figlia Giulietta nel 1796 andò a Vienna e per la quale Beethoven, innamorato deluso, sembra abbia composto la Sonata al chiaro di luna.
    I Guicciardi, noti imprenditori di seta, erano i “codini” che rappresentavano il duca d’Este a Reggio e che fuggirono, prima a Trieste poi a Vienna, quando cominciarono i moti della Repubblica Cispadana( 1796)

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