di Pierluigi Ghiggini
14/5/52014 – Possono giocare a nascondino quanto vogliono, ma il vulcano degli appalti Expo2015, fatto esplodere dall’inchiesta di Milano, spinge la sua lava bollente sino a Reggio Emilia e Bologna, investendo il sistema di potere economico-politico della sinistra.
Investe l’affaire del Park Vittoria, con il coinvolgimento di Filippo Lodetti Alliata e la perquisizione nella sede legale della Reggio Emilia Parcheggi, dove la Guardia di Finanza avrebbe sequestrato due computer, e investe in pieno gli affari di Manutencoop e di Servizi Italia (quotata in Borsa e controllata da Coopservice) che sono in cordata nell’appalto da 34 milioni ottenuto nel 2013 per il lavanolo dell’azienda ospedaliera Lecco-Milano. Si parla poco tuttavia di Angelo Morini, l’uomo d’affari correggese che avrebbe fatto da mediatore nell’affare (ed è indagato a Milano) e soprattutto non si parla affatto di Claudio Levorato, potente presidente di Manutencoop, indagato pure lui: il pm ne aveva chiesto l’arresto, il Gip non lo ha concesso.
Eppure Manutencoop a Reggio è di casa, come la pasta Barilla: a suo tempo aveva vinto il mega appalto del Global Service della provincia (e non solo) in cordata con Gesta (Ccpl) e Koinos, il consorzio specializzato in fotovoltaico che fa capo alla Cna Provinciale. Cna di cui è direttore generale il marito della presidente della provincia Sonia Masini. Quando ne parlò Giuseppe Pagliani, capogruppo di FI a palazzo Allende, si beccò una querela dalla presidente Sonia Masini nonostante che sulla storia del Global Service, ricostruita a suo tempo da Pierluigi Ghiggini sul Giornale di Reggio, il procuratore Grandinetti aveva aperto un’indagine (del cui esito tuttavia non si sa nulla).
Oggi Pagliani si toglie qualche sassolino dalla scarpa e denuncia una situazione di insabbiamenti continui: “Ogni volta che si è tentato di sollevare un velo sugli affari della cooperazione, non vi è stata mai alcuna volontà di fare chiarezza sino in fondo”.
Dichiara dunque il capolista di Forza Italia al comune di Reggio: «Non stupisce che anche su Expo emerga il tentativo della cooperazione rossa di mettere le mani sugli appalti. Come non stupisce che, per favorire detto disegno, si siano scomodati vecchi condannati di Mani Pulite quali Primo Greganti, il “compagno G” che seppe tacere sugli oscuri finanziamenti al Partito Comunista. Dopo tutto, il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
“Ciò che invece stupisce è che ogni qual volta si è tentato di sollevare un velo sugli affari della cooperazione – aggiunge – non vi è stata mai alcuna volontà di fare chiarezza fino in fondo. Anzi – continua l’esponente azzurro – alla fine, come è capitato al sottoscritto, si corre il rischio di dovere affrontare un processo, solo per avere detto a voce alta ciò che tutti pensano”.
“La riprova sta nel fatto che quando sollevai dubbi sull’aggiudicazione a Manutencoop del global service per la gestione degli immobili – ribadisce Pagliani – anziché avere risposte trasparenti, venni querelato dalla oramai ex Presidente Masini. Chissà se oggi la zarina di Palazzo Allende querelerà anche gli inquirenti milanesi“.
“La verità è che, finché non vi sarà una netta separazione tra politica e appalti, senza commistioni familiari o amicali, non solo non ci sarà un libero mercato – conclude Pagliani – ma a vincere saranno sempre e comunque gli stessi. Dopo 70 anni è giunta l’ora di mandare in pensione non solo la sinistra ma il sistema di potere che ha costruito“.
david
14/05/2014 alle 16:10
Dunque la Procura e la Prefettura in tutti questi ultimi mesi, ossia da quando sono saliti i toni dei no park, nulla avevano intuito e nulla avevano saputo in merito alla Final Spa? Strano che in una città come questa, la cui amministrazione si è fatta vanto più volte di tener alta la guardia sull’ illegalità e il business degli appalti, che nessuno – e ripeto nessuno -, si sia posto qualche interrogativo sulle società a cui sono stati affidati i lavori del parcheggio interrato?
… Degli appalti TAV e Calatrava tabù totale. Degli appalti Iren ancora meno. Manutencoop e Ecologia Soluzione Ambiente spa più volte tra i beneficiati in gara per Iren Ambiente, o per Nera. L’ avvocato Coli da più di dieci anni avvocato per Soluzione Ecologia Ambiente spa e poi di Final spa persino a Piacenza, e persino per Manutencoop a Palermo, e poi ancora avvocato per il comune di Reggio nella causa parcheggio interrato, e poi avvocato di quasi tutti i comuni della nostra provincia. Gli amici del PD e dei loro amici lavorano sempre tanto.
david
14/05/2014 alle 16:15
Dunque la Procura e la Prefettura in tutti questi ultimi mesi, ossia da quando sono saliti i toni dei no park, nulla avevano intuito e nulla avevano saputo in merito alla Final Spa? Strano che in una città come questa, la cui amministrazione si è fatta vanto più volte di tener alta la guardia sull’ illegalità e il business degli appalti, che nessuno – e ripeto nessuno -,dalla Procura e Prefettura si sia posto qualche interrogativo sulle società a cui sono stati affidati i lavori del parcheggio interrato? Non voto Pdl, ma con ciò trovo assolutamente ingiusto che a fare la parte degli amici degli amici sia sempre l’ avversario politico del PD, quando è evidente lo strapotere di questi falsi eroi del PD, avidi di denaro, potere e gloria senza alcun pudore. Degli appalti TAV e Calatrava tabù totale. Degli appalti Iren ancora meno. Manutencoop e Ecologia Soluzione Ambiente spa più volte tra i beneficiati in gara per Iren Ambiente, o per Nera. L’ avvocato Coli da più di dieci anni avvocato per Soluzione Ecologia Ambiente spa e poi di Final spa persino a Piacenza, e persino per Manutencoop a Palermo, e poi ancora avvocato per il comune di Reggio nella causa parcheggio interrato, e poi avvocato di quasi tutti i comuni della nostra provincia. Gli amici del PD e dei loro amici lavorano sempre tanto. Strano eh?
Fausto
14/05/2014 alle 20:02
Su questa vicenda e’ presto detto:
quando sei “nel barattolo della marmellata” tutti cercano “di farsi il panino”.
Voglio dire che in certi ambiti politici e’ difficile che sia tutto chiaro e limpido.
Ben venga questa inchiesta che “disinfetta” un po’ la politica Italiana.
Nadia
15/05/2014 alle 09:10
qui si dimentics l’appalto a Manutencoop per la raccolta rifiuti porta a porta.
negli archivi è presente una denuncia con tanto di verbale redatto dai carabinieri di Santa Croce dove si rilevava un travaso illegale di rifiuti sotto al ponte di via del Partigiano vicino all’isola ecologica.
a muovere le forze dell’ordine,l’USL,ex Enia e dirigenti Manutencoop (mi pare pure multati)siamo stati noi del Comitato Reggio Emilia nel luglio 2007;in zona era presente un mezzo Manutencoop compattatore che raccoglieva i rifiuti umidi dei mezzi satellite e li compattava col risultato di grande quantità di liquami a terra dovuti alle guarnizioni contenitive inesistenti del mezzo ritenuto inadatto a tale funzione. Contattando poi diversi operatori Manutencoop ci dicevano di non poter parlare perchè temevano il licenziamento; adesso mi fermo perchè non voglio incorrere in situazioni sgradevoli