5/5/2014 – Ieri sera intorno alle ore 23.00 i sanitari del Pronto Soccorso cittadino al 113 riferivano di una anziana donna soccorsa con un’unità del 118, la quale asseriva di essere stata picchiata dalla figlia. Accompagnata in Ospedale veniva curata e dimessa con una prognosi di sette giorni di guarigione per trauma facciale.
La donna raccontava agli Agenti arrivati al nosocomio di essere stata violentemente percossa dalla figlia con la quale conviveva, riferiva di essere stata colpita al volto a mani nude e che, di fronte alle urla di richiesta d’aiuto, la figlia le avrebbe infilato un canovaccio da cucina in bocca per farla desistere.
La degenerazione sarebbe derivata dalla contestazione della puzza di fumo di sigaretta che la figlia avrebbe avvertito nell’entrare in casa e da qui l’escalation d’ira nei confronti della madre.
L’arrivo dell’ambulanza, chiamata da una persona anonima, avrebbe costretto la figlia ad interrompere l’azione violenta. Aggiungeva che non era la prima volta che subiva percosse, maltrattamenti ed umiliazioni dalla figlia.
La donna, su iniziativa dei sanitari, riceveva ospitalità in una comunità che si occupa di donne maltrattate. Le indagini sulla vicenda sono state avviate dalla Squadra Mobile.