Conflitti d’interesse: prima le affissioni, poi i consorzi coop. Giovannini “cucina” gli assessori Sassi e Spadoni

3/5/2013 – Nuova puntata della compagna del consigliere comunale Giacomo Giovannini, capogruppo di Progetto Reggio e candidato consigliere che appoggia l’aspirante sindaco Cinzia Rubertelli, sui conflitti d’interesse all’interno della maggioranza di centro sinistra. Prima ha acceso un faro sui rinnovi di convenzioni alla Fondazione dello sport per otto anni (dicembre 2012) e delle convenzioni ai centri sociali a tutto il 2015 “sempre in funzione – sottolinea il consigliere – delle imminenti elezioni amministrative”.

Po ha puntato il dito sul caso del consigliere Pd Rodolfi e il vicepresidente della Provincia Pier Saccardi, entrambi candidati democrat al comune di Reggio e entrambi nel cda, insieme al consigliere regionale Marco Barbieri, della cooperativa La Bussola che gestisce dal 2007 il servizio affissioni del Comune “di cui gli ultimi quattro anni in regime di proroga”.

Ora rivela “ulteriori casi di rapporti inopportuni tra politica e affari che dovrebbero fare riflettere”.

Si tratta – riferisce Giovannini – “di due Assessori in carica, Sassi e Spadoni (il primo ricandidato con Sel), che risultano essere dipendenti di due diverse cooperative che fanno parte di due diversi consorzi di cooperative cui vengono affidati servizi comunali”.

Entrambi hanno tranquillamente votato le diverse delibere di Giunta che assegnavano tali servizi senza porsi politicamente alcun problema di opportunità” e “Spadoni ha persino governato politicamente un ambiguo procedimento che ha assegnato un pezzo dell’ex polveriera, senza gara, al consorzio di cui è stato direttore generale”.

E precisa: “Il riferimento è chiaramente ai conflitti d’interesse protetti da una legge obsoleta che consente a politici eletti o di nomina (consiglieri/assessori) di potere esercitare il proprio mandato e contemporaneamente votare o gestire interessi particolari afferenti al mondo cooperativo, quasi che fossimo ancora di fronte all’ottocentesco sistema mutualistico e non a società con fine di lucro”.

Conclusione: “Il PD è così alla frutta che le tenta tutte per trattenere la fuga di consensi in una città che ha distrutto con la decennale approvazione di Luca Vecchi. Il centrosinistra si è ormai caratterizzato dalla strenua difesa degli interessi di una stretta cerchia economica della città ed in tal senso Vecchi rappresenta la conservazione di questa politica distorta”.

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